Reddito di cittadinanza, “potrebbero rimetterci i giovani Neet”

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Reddito di cittadinanza, “potrebbero rimetterci i giovani Neet”

Disoccupazione“Purtroppo lo diciamo da tempo: l’Italia non è un paese per giovani e la politica fa poco o nulla per farcelo diventare.

Si guardino gli ultimi eventi istituzionali e le ultime azioni del governo giallo-verde. Così tanto per dirne una.

E si prendano, ad esempio, i NEET, not engaged in education, employment or training,

che tradotto sarebbero coloro che non sono impegnati nello studio, nel lavoro e nella formazione. Ai più, resta facile chiamarli “scoraggiati”.
Bisogna ammetterlo: siamo una nazione che colpevolizza il fallimento in ogni modo possibile, invece di considerarlo uno dei possibili passi della crescita. I giovani devono sognare ed avere gli strumenti per realizzare il sogno, mostrandogli anche i casi di successo per restituire fiducia. Con un patto chiaro: si può fare, ma occorre sangue e sudore. Alla luce di tutto questo ci chiediamo: uno Stato che non riesce a garantire il lavoro ma si preoccupa di assicurare il reddito di cittadinanza è un Paese che progetta il futuro? Ci assale il dubbio, speriamo non diventi certezza, i NEET sono una fascia così poco considerata che probabilmente non saranno nemmeno inclusi nel reddito di cittadinanza, essendo per lo più a carico dei genitori e se i genitori sono abbienti non gli spetta. In ogni caso siamo di fronte ad un palliativo per tenere buoni gli elettori”.