“La Regione Lazio continua ad ignorare la gravissima situazione di indigenza economica in cui sono costretti a lavorare i medici all’interno delle strutture ospedaliere accreditate con la Regione Lazio. L’abolizione di un tariffario minimo per i professionisti in medicina e chirurgia ha consentito la liberalizzazione degli onorari. Attualmente medici che effettuano le guardie, specialisti vengono pagati con tariffe ben lontane dalle medie europee e nemmeno lontanamente corrispondenti a realtà. Per sei ore di lavoro, anche notturno, un medico specialista percepisce 96 euro lorde; mentre per 12 ore di lavoro, compresi festivi e notturni, un medico di guardia ne percepisce poco più di 100, sempre lorde. Queste sono tariffe che ledono la dignità della categoria e della professione e oltretutto non tengono assolutamente conto dei rischi e delle responsabilità legate allo svolgimento della professione stessa. Come Presidente dell’Associazione Giovani Medici di Roma voglio denunciare questa situazione gravissima che continua ad essere ignorata e non può più essere taciuta. Grazie al lavoro con il coordinatore romano di Forza Italia Davide Bordoni e con il consigliere regionale, Antonello Aurigemma, a breve verrà depositata una interrogazione in cui si chiede, a Zingaretti, di verificare questi fenomeni che ormai sono diventati una consuetudine retributiva al ribasso e di intervenire come opportuno adeguando i tariffari a quelli del servizio pubblico visto che parliamo di ospedali e cliniche accreditate”. Lo dichiara, in una nota, Veronica Lepidini, presidente dell’Associazione Giovani Medici di Roma.