(diregiovani.it) – Continua il dibattito sull’annosa questione dell’orgasmo,
uno dei temi più discussi della sessualità sia a livello scientifico che popolare.
Le posizioni sono controverse e talora contrapposte, tutte provano a dare una risposta al grande interrogativo: l’orgasmo dipende da una stimolazione fisica o da aspetti psicologici?
Vediamo di trovare una risposta riportando anche alcune delle ricerche presenti nel panorama internazionale.
Una recente ricerca del Centro Italiano di Sessuologia(CIS) di Bologna mette in evidenza che l’orgasmo vaginale, quello clitorideo e il punto G non esistono. I ricercatori sottolineano come si possa unicamente distinguere tra orgasmo maschile e femminile. L’unico organo che scatena l’orgasmo è il clitoride, che è esterno e non ha alcun collegamento con la vagina: per questo non può esistere un orgasmo vaginale.
Si afferma inoltre che troppo spesso si intende “fare l’amore” solo se esiste il rapporto vaginale, ed è sbagliato: si dovrebbe definire con questo termine tutto quello che accade e che porta entrambi i partner all’orgasmo. Questo studio sicuramente farà discutere, anche perché modifica anni di credenze sul sesso, dando anche una nuova visione di discipline come la sessuologia. Sicuramente si aprono nuovi scenari per l’affermazione del piacere femminile, fonte di benessere psicologico, molto spesso trascurato.
Un altro studio, pubblicato sull’ultimo numero di Clinical Anatomy, ha preso in esame diverse ricerche condotte negli ultimi anni sul rapporto tra anatomia e capacità a raggiungere l’orgasmo.
Negli uomini tutte le sensazioni percepite dal pene, così come ogni altro stimolo, vengono elaborate dal cervello e dalla spina dorsale fornendo all’organo un continuo flusso di informazioni su ciò che deve fare. Questo processo è influenzato non solo dalla meccanica del rapporto sessuale ma anche da stimoli psichici, come per esempio la vista.
Ciò detto bisogna sottolineare l’importanza dell’intesa nella coppia e la complessità della Psiche coinvolta nei rapporti sia affettivi che sessuali.
Tirando le fila del discorso, alla luce dei nuovi risultati, bisogna tenere presente i fattori fisici, evidentemente chiamati in causa, e talora di natura meccanica, contestualizzandoli nei rapporti e nelle interazioni che viviamo. Le ricerche sembrerebbero disambiguare l’enorme variabilità soggettiva implicata in virtù di una “fisicità” più facilmente spiegabile. D’altro canto bisogna dire invece quanto l’inibizione, sentirsi a proprio agio in primis con il proprio corpo, e poi con il partner, possano contribuire a vivere serenamente un momento di condivisione e piacere oppure a viverlo con ansia, preoccupazione, paure, giungendo talora alla difficoltà ad iniziare un rapporto sessuale o a portarlo avanti, senza giungere al momento dell’orgasmo. Ma questo è un altro capitolo, oggetto di altri articoli.
Per saperne di più:
https://www.diregiovani.it/sesso/le-ultime-sullorgasmo-piacere-fisico-o-psicologico/