Nella Giornata internazionale della donna sono state premiate le quattro migliori idee e le relative imprese vincitrici della sesta edizione del bando “Premio Idea Innovativa, la nuova imprenditorialità al femminile”, istituito dalla CCIA e dal suo Comitato. Di seguito riportiamo i loro nomi: Azienda Asia Promotion di Silvia Ronzoni (settore Commercio); l’azienda agricola di Sonia Chiancone (settore Agricoltura), Lhyra s.r.l. di Venere Rosa Russo (settore Industria) e la PF di Patrizia Forroia (settore Artigianato). Un altro importante riconoscimento è stato conferito dal sindaco di Roma e dal presidente CCIA di Roma a Monica Pensa, titolare del “Bazar dell’arredamento” in qualità di centomillesima impresa femminile romana iscritta al Registro imprese della Camera di Commercio di Roma.
Hanno poi raccontato le loro storie di imprenditrici di successo Elena Imperiali, amministratrice di ImpReading Software e Chiara Russo, cofondatrice di Codemotion. Con 100,424 imprese registrate al 31 dicembre 2017, il binomio donna-impresa si mostra forte e vincente. Il tasso di variazione di queste imprese romane è stato pari al +1,9%, un dato più che raddoppiato se confrontato con quello delle imprese femminili italiane che si ferma al +0,7%, e costituiscono il 7,5% del totale femminile nazionale. È auspicabile che questi numeri siano destinati ad aumentare dal momento che in questi anni si è dimostrata forte e costante. Dal 2014 le imprese femminili di Roma sono aumentate del 5,9%. Una crescita superiore rispetto a quella totale del sistema imprenditoriale (+4,2%).
“Aver superato a Roma le 100mila imprese femminili – afferma Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di Commercio di Roma – è un risultato che testimonia la grande forza delle donne e la loro tenacia nel mettersi in gioco nonostante anni non facili per lo sviluppo di un progetto imprenditoriale. Il loro ruolo cresce costantemente all’interno della nostra economia, ma non ha ancora espresso appieno il proprio potenziale, permane infatti un gap di genere ancora troppo ampio”. Nella capitale il settore che conta il maggior numero di imprese femminili è quello del commercio con 28,854 attività (32,9%). Segue il settore delle attività dei servizi di alloggio e ristorazione con 9,962 imprese (11,4%). Dove riscontriamo la maggior concentrazione di donne imprenditrici è nel settore dell’assistenza sociale (52,2%), seguono il comparto dei servizi per la persona (44,8%) e quello della confezione di articoli di abbigliamento (42,4%). Nel Lazio, al 31 dicembre 2017, le imprese femminili registrate sono 143.258, pari al 22% del totale delle imprese regionali. Sebbene anche qui si rispecchiano numeri da capogiro le imprese femminili del Lazio rappresentano solo il 10,8% del totale femminile nazionale. Dal 2014 le imprese femminili nel Lazio sono comunque aumentate del 4,8% (media Italia +2,3%), una crescita che ha interessato tutte le province regionali.
“Il costante e attento supporto alle imprese femminili del territorio – spiega Alberta Parissi, presidente del Comitato per la Promozione dell’Imprenditorialità Femminile della CCIAA di Roma – è stata la nostra priorità in questi anni di lavoro svolto con passione e dedizione insieme a tutte le componenti del Comitato. Un fatto che mi rende orgogliosa e che conferma l’attenzione che la Camera di Commercio di Roma dedica al mondo delle imprese femminili, una realtà dinamica che va tutelata e incoraggiata”.
Francesco Vullo