(Diregiovani.it) – Secondo uno studio di qualche anno fa della Penn State University,
pubblicato sul Journal of Medical Internet Research,
negli Stati Uniti sempre più donne alla prima gravidanza si rivolgono a google per porre domande e dubbi prima di recarsi alla prima visita dal ginecologo;
per queste donne il tempo di attesa per la prima visita è eccessivo ed hanno bisogno di trovare in altro modo le risposte alle loro domande.
Probabilmente dietro questa necessità di avere risposte immediate e definitive si nasconde il bisogno di condividere un momento importante come quello della prima gravidanza sempre più avvolto da ansie e dubbi; spesso le giovani mamme si sentono sole o non all’altezza nell’ affrontare un momento che viene socialmente definito come bellissimo, la dolce attesa, ma la gravidanza porta con sé anche difficoltà fisiche e psicologiche di cui quasi mai si parla.
Dallo studio americano, organizzato in quattro gruppi di donne, incinta, maggiorenni e con smartphone è emerso che le donne sono insoddisfatte delle strutture mediche a cui si rivolgono e preferiscono affidarsi ad internet. Per questo anche dopo la prima visita molte donne continuano a consultare il web sia tramite motori di ricerca sia tramite social network.
La maggior parte delle donne, inoltre, trova superati gli opuscoli e volantini che si trovano dal medico così come i libri sulla gravidanza e preferisce avere informazioni in formati più attuali come i video, social media, app e social network.
Un’altra motivazione può essere la vergogna e l’imbarazzo che spesso accompagna la visita dal ginecologo, per molte donne, soprattutto quando si deve parlare di certi temi come la sessualità; così è più facile rivolgersi a google perché ci sente meno esposte e più protette.
Su internet però l’informazione medica che si reperisce non è regolamentata e meno del 4% dei milioni di siti web sulla gravidanza è creato o gestito da medici.
L’ex presidente della società italiana di ginecologia e ostetricia (SIGO), Paolo Scollo, a suo tempo mise in guardia da una facile assimilazione della realtà statunitense a quella europea ed italiana in particolare; ed aggiunse che l’abitudine di cercare qualunque tipo di informazione su internet è diffusa anche da noi, però le pazienti arrivate al secondo o terzo mese di gestazione si affidano comunque al ginecologo.
E’ comprensibile che le future mamme abbiano voglia di comunicare, di informarsi, condividere paure ed emozioni e nella rete posso incontrare altre donne nella loro condizione con cui scambiarsi informazioni e sensazioni e sentirsi quindi meno sole o più protette.
E’ importante però prendere con cautela le informazioni mediche reperite su internet, un consiglio potrebbe essere quello di rivolgersi ai siti medici riconosciuti e attendibili; inoltre, le informazioni reperite su internet spesso sono generiche e non rispondo al singolo caso ed alla specificità di ogni persona, perciò è importante rivolgersi al ginecologo senza imbarazzi, porre i propri dubbi e timori per ottenere risposte che rispettino la storia personale di ogni donna.
Lo sapevi che…
Secondo una divertente ricerca pubblicata sulla versione online del New York Times le parole chiave maggiormente cercate in sei Paesi del mondo (Usa, India, Sudafrica, Gran Bretagna, Brasile, Nigeria) in tema di gravidanza sono:prevenire le smagliature, perdere peso, fare sesso, dormire.
Un fatto curioso e bizzarro riguarda la taglia delle scarpe che, durante la gravidanza, può aumentare. Non si tratta infatti solo di una sensazione riconducibile ai piedi più gonfi, ma la spiegazione scientifica è che durante la gravidanza, per facilitare il parto, si allentano i legamenti, cosa che porta il piede ad appiattirsi e ad allargarsi.
Spesso colpisce la bellezza e solarità delle future mamme che non ha a che fare soltanto con la felicità per l’evento ma vi è una spiegazione più scientifica in quanto la quantità di sangue può aumentare anche del 50%, irrorando di più i tessuti e regalando anche un aspetto più morbido e splendente.