Roma e Milano: tutti connessi sì ma di-SCONNESSI dalla vita reale!

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Roma e Milano: tutti connessi sì ma di-SCONNESSI dalla vita reale!

sconnessiLo scorso 19 febbraio presso la Casa del Cinema a Roma ed il 20 febbraio presso Spazio Boffetto a Milano non potevamo mancare alle anteprime Stampa di “Sconnessi”.

Petra Sconamiglio e Carlo Piersanti presso la sede di Roma, Emanuele Tetto e Carlo Famularo su quella di Milano.

Che cosa significa essere Sconnessi,
un po’ di testa un po’ con lo smartphone, è quel che prova a raccontare il regista Christian Marazziti con un cast che va da Fabrizio Bentivoglio a Ricky Memphis, da Carolina Crescentini a Stefano Fresi, Antonia Liskova, Giulia Elettra Gorietti per citare solo alcuni dei protagonisti del film.

Il regista parla di “connessione e alienazione” facendo riflettere sulla perdita sia della necessità di ricerca del prossimo “faccia a faccia” sia della capacità di incontrarsi in un bar del centro con il solo scopo di relazionarsi e di chiacchierare occhi negli occhi.

Ettore (Fabrizio Bentivoglio), noto scrittore, guru dell’analogico e nemico pubblico di internet, in occasione del suo compleanno porta tutta la famiglia nel suo chalet in montagna, e cerca di creare finalmente un legame tra i suoi due figli, Claudio (Eugenio Franceschini), giocatore di poker on line, e Giulio (Lorenzo Zurzolo), liceale nerd e introverso, con la sua seconda moglie, la bella, giovane e un po’ ‘naif’ Margherita (Carolina Crescentini), incinta al settimo mese. Al gruppo si uniscono anche Achille (Ricky Memphis), fratellastro di Margherita appena cacciato di casa dalla moglie, e Tea (Giulia Elettra Gorietti), giovane fidanzata di Claudio e devota fan di Ettore.

Arrivati allo chalet, trovano Olga (Antonia Liskova), l’affidabilissima tata ucraina, con la figlia Stella (Benedetta Porcaroli), adolescente dipendente dai social network. A sorpresa arriva anche Palmiro (Stefano Fresi), il fratello bipolare di Margherita e Achille, fuggito dalla casa di riposo. Quando il gruppo rimane improvvisamente senza connessione internet, tutti entrano nel panico.

Infatti, tranne il capofamiglia, tutti i personaggi hanno una dipendenza da internet, per il loro contatto con i social, per le connessioni con le chat-line, per ludopatia o per fini commerciali, sono tutti connessi, ma – e questo è il messaggio del film – disconnessi dalla vita reale, fatta di rapporti umani e del vivere appieno il contesto in cui ci si trova.

Ph. Carlo Piersanti