Cappuccetto Rotto è pronto a tornare in scena. Dopo il successo della prima all’auditorium Monsignor Grassi di Marino a metà ottobre scorso, lo spettacolo che ha visto protagonisti i ragazzi del laboratorio teatrale nato dalla collaborazione tra il maestro Mario Alberti, autore di testi e musiche, e l’associazione “Famiglie e Gnosis Insieme Onlus – Nuova Linfa presso la sede di Gnosis cooperativa sociale onlus, specializzata nell’ambito della cura, riabilitazione e reinserimento di persone con patologie mentali, sarà rappresentato nuovamente in un prossimo futuro almeno altre due volte a Marino e a Rocca di Papa prima di dar vita a un nuovo laboratorio.
L’annuncio è stato dato dallo stesso Mario Alberti che, come tutti gli altri promotori dell’iniziativa si è detto oltremodo soddisfatto del successo della prima.
Tra i più entusiasti Paolo Angelini, presidente di Famiglie e Gniosis Insieme Onlus che nella rappresentazione è stato tra gli applauditi protagonisti sul palcoscenico.
“L’esperienza teatrale appena fatta che, credo di poterlo dire con certezza, ci ha ripagato ben oltre le aspettative, ci ha dimostrato ancora una volta una cosa che basta un supporto, una guida attenta e affettuosa, basta mettere insieme ragazzi, operatori e famiglie, e i primi tirano fuori risorse nascoste e inattese. Il teatro poi – ha proseguito Angelini – è davvero il veicolo che rende i nostri ragazzi primi attori della loro vita, che consente loro di esprimere all’interno di un gruppo che facilita, sentimenti e emozioni spesso latenti o addirittura repressi. Tanto da liberarsi e riuscire a star bene insieme agli altri”.
“L’iniziativa è stata davvero molto positiva” riprende il maestro Alberti. “Il pubblico ha risposto bene alla prima e sono rimasti tutti positivamente meravigliati, compresi i genitori che non si aspettavano una cosa smile e tutto ciò non può che farci piacere. Per ora abbiamo intenzione di fare altre due repliche a Marino e una a Rocca di Papa – ha detto il musicista – e sono certo che se anche immaginassimo una tournée i ragazzi sarebbero pronti a rispondere e a seguirci su tutto e questo ci fa davvero un piacere enorme. L’esperienza dunque continua. Daremo vita a un nuovo laboratorio nelle cui intenzioni ci sono quella di continuare con Cappuccetto Rotto e quella di portare in scena un’altra rappresentazione”.
Totale sostegno giunge da Gnosis per bocca di Bruno Pinkus, responsabile clinico dei progetti terapeutico- riabilitativi:”Pensiamo che l’intero percorso del laboratorio teatrale sia stato molto interessante e utile per una serie di motivi: ha fatto integrazione vera, ha permesso a persone con patologie particolari e complesse che a volte fanno paura, di essere considerate per il merito con la sospensione del giudizio; di essere attori per una sera e di aver potuto esprimere le loro paure perché, ricordiamolo, i testi vengono fuori dalle storie che loro stessi hanno portato all attenzione di Mario e Martina. L’augurio e la convinzione ha proseguito Pinkus – sono quelle di rendere stabile la compagnia amatoriale portando di nuovo in scena in altri teatri Cappuccetto rotto ma anche, considerato il valore terapeutico e la finalità fortemente inclusiva, di iniziare a preparare un nuovo spettacolo su altre tematiche conservando sempre la metodologia già utilizzata. il laboratorio teatrale potrà essere aperto anche all’esterno, alle persone interessate del territorio limitrofo alla comunità per essere veicolo di relazioni e di cultura contribuendo a modificare la percezione sociale della “casa rossa che cura i matti” come luogo che accoglie, ascolta e attua politiche di inclusione sociale vera e combatte lo stigma. Avvinarsi al diverso e conoscerlo, come dice il testo della canzone conclusiva della rappresentazione, aiuta ad abbattere le barriere e ad essere più solidali. Noi – conclude Pinkus – continuiamo ad andare avanti perché i sorrisi e la soddisfazione delle persone sono la ricompensa della nostra scelta di vita e, anche se saranno delle parentesi, non hanno davvero prezzo. Anche perché – ha chiosato – solo operatori incompetenti e tristi rendono le persone inguaribili”.
Si ringraziano per la fondamentale collaborazione nell’organizzazione la Chiesa Valdese, la Caritas di Marino e il Comune di Marino, ente patrocinante della manifestazione.