Ha avuto inizio questa mattina a Roma – Foro Italico – la XX edizione di Atreju. La storica manifestazione, nata all’interno del movimento giovanile di AN, è diventata nel tempo un laboratorio di idee e confronto tra le varie realtà politiche che compongono il centro destra italiano. L’evento prende nome dal protagonista del romanzo “La Storia infinita” di Michael End, il quale vince contro le “forze del nulla”, un nemico subdolo che attacca le giovani generazioni spogliandole dei propri valori ed ideali. La scelta di riconfermare Roma come luogo di incontro assume quasi un significato simbolico, in riferimento al regno di Fantasia dove viene ambientato il romanzo, visto che da anni i romani si trovano costretti a vivere tra tanti gravi disagi ed hanno sempre meno fiducia nelle istituzioni preposte. Fino a Domenica, giornata di chiusura della manifestazione, saranno chiamati a partecipare numerosi ospiti all’interno di varie tematiche in programma. Tema principale rimane comunque quello dedicato al futuro del governo nazionale e per il quale è stato invitato a parlare l’on. Paolo Romani, presidente dei senatori di FI. Inevitabile pensare allora alle prossime elezioni. Fatto tesoro dell’errore di arrivare alle urne con più fazioni di centro destra divise si potrebbe auspicare una nuova coalizione. “Penso che un’unità d’intenti sia indispensabile – ha commentato l’on. Maurizio Politi, consigliere FdI del Comune di Roma – È chiaro che in primis va trovata una piattaforma culturale, programmatica e valoriale comune sia per la città che per la Regione”. Un progetto portato avanti congiuntamente tra tutte le forze liberali italiane su programmi definiti e su persone nuove, molte provenienti dalla società civile, e che potrebbe essere un’idea vincente. È questa un’ipotesi che sta prendendo sempre più piede anche in vista degli accordi in corso tra FI e FdI per il candidato alla presidenza del X Municipio, dove si voterà il prossimo 5 Novembre. I due partiti già nelle prossime ore potrebbero essere in grado di proporre un nome che metta tutti d’accordo.
Francesco Vullo