Scoperti in Africa i resti dell’antenato comune di scimmie e uomo:
risalgono a 13 milioni di anni fa e appartengono a un cucciolo che alla morte aveva solo 1 anno e 4 mesi e che i ricercatori hanno chiamato Alesi.
Il suo cranio completo aiuta a ricostruire una pagina dell’evoluzione. Annunciata su Nature, la scoperta si deve al gruppo coordinato da Isaiah Nengo, della Stony Brook University di New York,
e da Fred Spoor, dell’University College London (Ucl). Il fossile e’ stato individuato in Kenya e attribuito a una nuova specie del genere Nyanzapithecus,
un gruppo molto vicino sia a una specie di scimmie, i gibboni, sia all’uomo. ”Nyanzapithecus Alesi faceva parte di un gruppo di primati vissuto in Africa per oltre 10 milioni di anni”, ha rilevato Nengo. Lo riferisce l’Ansa