“Al convegno di Velletri ‘Urbanistica Capovolta’ a sorpresa interviene il senatore Falanga. Che l’incontro sul tema delle case sorte spintaneamente nell’area castellana, organizzato ieri dalle forze del centrodestra Veliterno, fosse di spessore, non se ne dubitava: forte la partecipazione cittadina, che ha visto circa 200 persone riempire il teatro pigneto, nonostante il periodo vacanziero ed importanti relatori alternarsi ai microfoni del palco: il senatore Francesco Aracri, Luciano Ciocchetti, Il Consigliere regionale Giancarlo Righini, l’intervento audio di Adriano Palozzi, un insolito Gianni Cerini, nella veste di presentatore d’assalto che ricordava nello stile, il compianto Gianfranco Funari. Che peró non annunciato presenziasse il Senatore Falanga, promotore dell’omonima proposta di legge, già definita salvacase (naturalmente di necessità), per illustrare gli effetti della nuova legge ed I tempi di approvazione, si è rivelata una vera e gradita sorpresa, per I cittadini e forse persino per alcuni degli organizzatori. All’incontro ha partecipato anche il comitato Equi Diritti, che sebbene avulso da appartenenze politiche, ha voluto puntare il dito sul preoccupante silenzio, in quasi due anni, del Sindaco di Velletri Fausto Servadio, nella sua veste di Presidente dell’ Anci Lazio, l’associazione che racchiude la totalità dei Comuni del Lazio”. Così in una nota il comitato Equi Diritti. “Impensabile come su un tema che stà sconvolgendo il futuro abitativo di decine di migliaia di famiglie di cittadini,- dichiara Marco Milani, portavoce del Comitato Equi Diritti- non una parola e non un incontro sia stato organizzato dal Presidente dell’Anci Lazio. Purtroppo, stiamo assistendo alla medesima inerzia, anche nei confronti degli illegittimi ed insostenibili razionamenti idrici, cui vengono sottoposti I cittadini dei Castelli. Mi chiedo da cittadino prima ancora che da portavoce di un Comitato, se non siano proprio questi atteggiamenti a trasformare utili istituzioni, finanziate da denari pubblici, in inutili quanto dispendiosi “carrozzoni”, che pesano sulle tasche dei contribuenti”.