“Sempre meno lavoro a tempo indeterminato e quel poco che c’è diventa sempre più temporaneo e povero, con retribuzioni misere. E’ questa la sintesi degli ultimi dati dell’Inps relativi all’osservatorio sul precariato che Assotutela ha analizzato”. Lo dice Michel Emi Maritato, presidente dell’Associazione per la tutela del cittadino.
“Nel Lazio – dice Maritato – il lavoro a tempo indeterminato è ormai una chimera: la discesa in termini percentuali è lenta e progressiva. Basta considerare i primi tre mesi dell’ultimo triennio per notare che se nel primo trimestre del 2015 i contratti a tempo indeterminato erano stati il 34,3 per cento delle attivazioni contrattuali, nello stesso periodo del 2016 erano già scesi al 26,6 per cento. E il crollo del primo trimestre di quest’anno si assesta al 21 per cento. E’ chiaro che in questo quadro l’incidenza di quanto accade a Roma è determinante e trainante per il resto della regione”.
“E’ per questo – dice Maritato – che la sindaca Raggi deve intervenire perché questa emorragia di lavoro che colpisce tanti cittadini romani deve essere fermata. E’ urgente quindi attivarsi presso tutte le istituzioni e a tutti i livelli affinché la rotta venga immediatamente invertita, sia a Roma che nel Lazio”. “Il lavoro è una priorità – conclude Maritato –senza retribuzioni degne, senza la possibilità concreta di trovare occupazione, tanti giovani saranno costretti a rimanere ai margini della società e le disparità cresceranno. E le tensioni sociali non diminuiranno. I ricchi saranno sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri. Ma così, senza un lavoro che dà libertà, non ci sarà più democrazia”