Annalisa Minetti madrina d’eccezione dell’International Tattoo Expo

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Annalisa Minetti madrina d’eccezione dell’International Tattoo Expo

minetti32Le colonne marmoree del Palazzo dei Congressi di Roma si tingeranno dell’inchiostro dei migliori artisti internazionali, ognuno appartenente ad uno stile od ad una scuola diversa.

Una tra le più grandi convention di tatuaggi al mondo è pronta ad ospitare i le più grandi leggende di questa arte.

 Le leggende del mondo del tatuaggio, ma anche i migliori nuovi talenti di quest’arte si riuniranno nella Capitale venerdì 5, sabato 6 e domenica 7 maggio 2017 per la diciottesima edizione dell’International Tattoo Expo.

Madrina d’eccezione della convention sarà la cantante e showgirl Annalisa Minetti che presenterà il suo nuovo libro autobiografico Io rinasco. Il titolo del romanzo sarà anche al centro del tatuaggio che si farà realizzare sabato 6 maggio alle ore 16,00 da una tatuatrice presente all’International Tattoo Expo.

 Più di quattrocento tatuatori provenienti da ogni continente sono pronti a tingere d’inchiostro il marmo del del Palazzo dei Congressi dell’Eur. Una location incredibile, in grado di soddisfare al massimo le aspettative degli appassionati o dei semplici curiosi che in un ambiente così suggestivo potranno farsi tatuare dei più importanti tatuatori al mondo.

 Il successo della precedente edizione con circa ventimila visitatori, conferma come il mondo dei tatuaggi sia diventato il simbolo della cultura artistica moderna e oggi dichiarato dalla critica anche come espressione d’arte contemporanea. Il prestigio della manifestazione è confermato anche dal livello artistico dei tatuatori presenti e dagli ospiti famosi con una passione per i tatuaggi. Tra i principali tatuatori di questa edizione ricordiamo il tatuatore inglese Paul Talbot che proporrà uno stile da lui definito punk collage in cui unisce avantgarde e trash polka con l’ausilio di una tecnica raffinata che mescola saturazioni di colore a “veli” di sfumature. Dalla Russia arriva la coppia Anton e Marina Avtonomova: vi basterà uno sguardo ai loro lavori per innamorarvi del loro stile realistico a colori. Sempre dal paese transcontinentale è pronta a stupire Daria Pirojenko. La sua capacità nel mescolare al realismo elementi cartoon abbinandoli a sfondi watercolor di tipo pittorico la sta proiettando verso le vette del tatuaggio mondiale.

Dalla Polonia, invece, arriva un altro maestro del realismo a colori: Karol Rybakowski. In pochi anni ha dimostrato che la ritrattistica sia a colori che in bianco e nero non hanno segreti per lui. Direttamente da San Pietroburgo Tomasz Tofi Torfinski è il portavoce del surrealismo tanto che con lui questo stile nel mondo del tatuaggio ha raggiunto vette impensabili nel passato. Mescolare colori caldi a quelli freddi per ottenere vere e proprie “visioni oniriche” su pelle è ormai il suo marchio di fabbrica che gli ha fatto vincere decine di premi nelle conventions di tutto il mondo. Il “calore” delle opere di Maya Sapiga è pronto a conquistare la pelle del pubblico italiano. Per gli amanti del più puro stile traditional americano saranno imperdibili i tatuaggi di Myke Chambers, direttamente dal famosissimo Seven Swords di Philadelfia insieme a Carlos Perez, Aaron Francione e Jeff Miller.

 Dalla Korea del Sud l’affascinante Zoseon con il suo bianco e nero reso ancora più raffinato dal gusto orientale.

 Inconfondibile Abey Alvarez: il suo stile “chicano” è quello a cui tutti fanno riferimento. Nella California del Sud lo studio 3 Foot Radius è sinonimo di “street style”. Mentre il suo collega Kalmone rivela le sue radici che affondano nel writing di strada.

 Thomas Clark porta dalla Nuova Zelanda lo stile tribale in compagnia di Jason Teitinga, direttamente dalle Isole Cook.

Marco Manzo ad oggi è considerato il precursore dello stile ornamentale, maestro del tribale e dello stile 3d. Le sue opere sono pezzi unici, esposti anche in alcuni tra i più importanti Musei di Arte Contemporanea del mondo. Le sue creazioni, vere e proprie costruzioni di raffinati pizzi e trine tatuati con genialità e tecnica direttamente sulla pelle invece che sul tessuto.

Dopo aver Fedez a pasquetta, arriverà all’Internstional Tattoo Expo Andrea Lanzi. Con i suoi tatuaggi hypercolor e le sue opere ha vinto un impressionante numero di premi internazionali assicurandosi un posto nell’Olimpo dei tatuatori.

Il lettering è tornato a cavalcare la scena del tattoo o forse non l’ha mai abbandonata. Snt Simo, unico tatuatore europeo a far parte della World Wide Letter Gang (la più importante crew del lettering al mondo) è l’esponente italiano più importante di questo genere. I suoi tatuaggi su colli, teste, occhi e mani faranno impazzire il pubblico dell’International Tattoo Expo Roma.

Anche quest’anno la convention offre ai visitatori degli eventi paralleli legati al mondo dell’arte, curati da Betty Soares. Oltre ai contest e alle premiazioni dei migliori lavori eseguiti durante la convention si alterneranno sul palco performance di diverso tipo oltre a due bellissime mostre curate da Welt e da Anna Chiara Felletti.
LE MOSTRE
“INK OF AGES” – WELT
La mostra prende forma da un idea del tatuatore romano Welt, nello specifico esplora il tema delle influenze della musica che nel corso degli anni ha ispirato vari stili dell’arte del tatuaggio: il rapporto tra punk rock e traditional old school, rap e chicano style, heavy metal e dark/horror; nonchè nuove avanguardie artistiche come black work, new school, avant-garde, lettering, realistic, dotwork e molti altri. Saranno anche presenti alcune delle opere selezionate direttamente dalla collezione privata di MIKI VIALETTO.
“CORE DE ROMA” – PAMELA RANYART
La giovane artista romana Pamela, in arte Ranya Art, trae la sua ispirazione da un processo di ricerca interiore, ponendola come massima della sua esistenza.
ANNA CHIARA FELLETTI
Più che da immagini immortalate su tavole in legno e fogli per acquerelli a grana grossa, quello di Annachiara Felletti è un vero e proprio universo dominato dalle donne. Figure femminili si creano dalla mescolanza di pastelli, acquerelli, ecoline e foglie d’oro sapientemente distribuite; prendono forma e fuoriescono come potenti ed austere divinità da sfondi iperborei; luci ed ombre giocano tra loro, d’azzardo, a levigare superfici che talvolta sembrano tridimensionali.