In seguito al successo conseguito durante il 62° Festival Internazionale del Cinema di Taormina a giugno 2016,
e dopo l’anteprima mondiale al prestigioso BAFTA di Londra a Piccadilly Circus a settembre 2016,
il film documentario “I SICILIANI”, scritto e diretto dal regista Francesco Lama, è stato presentato ieri sera a Roma al Cinema Caravaggio alla presenza del regista e di Maria Grazia Cucinotta, attrice siciliana DOC e bellezza d‘eccellenza nel panorama delle star internazionali,
che, come sempre, ha espresso la sua dolce natura e il suo profondo animo nobile presentandosi al pubblico “accompagnata dai suoi supporter, le sue amicizie più care che la seguono lungo il suo percorso professionale e di vita quotidiana”.
“Questo film documentario” – afferma il regista Francesco Lama – “è pieno di tutto e di tutti, rappresenta I Siciliani e la Sicilia in modo veritiero, reale e senza nulla di inventato o artefatto“. Un lungo viaggio che percorre la Sicilia partendo dalle peculiarità dei vari dialetti e attraversando i molteplici paesaggi che mutano sullo sfondo senza sosta;
ed è proprio attraverso la natura che il racconto prende vita e i siciliani si aprono orgogliosi, come se il sole o il mare fossero proprietà esclusiva, appartenuti a qualche avo e lasciati a loro in eredità.
Un popolo buddace (termine usato nel dialetto siciliano, che identifica la specie ittica dello sciarrano), che già Shakespeare sembrava aver identificato, ambientando il suo “Molto rumore per nulla” proprio a Messina. “I siciliani non vorranno mai migliorare per la semplice ragione che credono di essere perfetti, la loro vanità è più forte della loro miseria” come viene evidenziato in una scena in cui si riprende il pensiero di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
In un piccolo paesino dell’entroterra siciliano, Ignazio Bonaventura, un giovane interpretato da Antonio Emanuele, “campa” di lavoretti saltuari, come spesso accade in nero, ed è iscritto nelle liste di collocamento come disoccupato perenne. Un giorno il ragazzo, stanco della sua condizione di vita da precario, decide di scrivere un libro sul popolo siciliano; inizia così una grande avventura che lo porta ad intervistare il popolo siciliano e i tanti personaggi noti, da Maria Grazia Cucinotta a Leo Gullotta, Tony Sperandeo, Pietrangelo Buttafuoco e Ninni Bruschetta.
Il film è stato molto apprezzato anche dalla stampa e dal pubblico inglese, come riportano alcune testate giornalistiche britanniche, per aver raccontato la realtà siciliana attraverso tutti gli aspetti, sia positivi che negativi, e per aver sviluppato numerosi temi interessanti.
Raccontare la Sicilia e i siciliani, raccontarne la bellezza ma anche la sofferenza. Far conoscere luoghi della Sicilia poco noti al turismo di massa, tutto questo attraverso le voci di siciliani comuni e di siciliani illustri, i siciliani “rinisciuti”.
Silvia Francescangeli