Trattati di Roma. A 60 anni dalla firma tra paura attentati e speranza per un nuovo futuro

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Trattati di Roma. A 60 anni dalla firma tra paura attentati e speranza per un nuovo futuro

romatrattatiSabato 25 marzo avranno luogo a Roma le celebrazioni per il 60esimo anniversario della firma del trattato internazionale (Tcee) che ha istituito la Comunità economica europea,

siglato unitamente al “Trattato Euratom” che istituisce la Comunità europea dell’energia atomica.

In un periodo ricco di sfide, quanto di incertezze e agitazioni sociali, questo appuntamento è vissuto come momento di riflessione e rilancio del grande progetto europeo.

Il “vecchio continente”, in bilico tra i nuovi assetti politici ed economici che stanno stravolgendo gli equilibri precedentemente costituiti (dalla Brexit, passando per l’elezione di Trump fino ad arrivare al nuovo ruolo politico internazionale della Russia), è messo a dura prova dai nuovi nazionalismi e populismi che minano l’unità e la solidità dell’Unione Europea.

Stiamo attraversando un momento storico molto delicato per il nostro continente, i cittadini europei attendono risposte e indicazioni che tardano ad arrivare da parte dei nostri governi. In questa cornice, carica di tensioni latenti e sentimenti di incertezza, si svolgeranno sabato prossimo a Roma, parallelamente alle celebrazioni, anche altre manifestazioni.

Sono attesi nella Capitale cortei che attireranno oltre 25 mila persone: alle due manifestazioni statiche (quella di Fratelli d’Italia a largo Angelicum e quella del Partito Comunista a piazzale Tiburtino) si uniscono quattro cortei (Euro Stop, Azione Nazionale, Nostra Europa, Movimento Federalista Europeo) tutti sotto stretta osservazione per paura di infiltrazioni da parte dei “black bloc”, in arrivo da tutta Europa.

La Polizia di Stato ha divulgato il piano operativo delle zone di sicurezza e il percorso previsto per i cortei, i quali orbiteranno intorno alla zona principale delle celebrazioni, contraddistinta non da una zona rossa ma da due zone controllate, una blu e una verde; nel frattempo Roma tenta di esorcizzare la paura terrorismo pianificando in ogni dettaglio le celebrazioni per cui sono attese decine di capi di Stato europei.

In queste ore sono già in corso ispezioni per predisporre un sistema che consenta l’acquisizione, sia prima che durante le manifestazioni, di filmati e immagini utili alle investigazioni nell’eventualità di incidenti; il tutto, garantendo la massima sicurezza soprattutto sul fronte dell’allerta terrorismo.

Silvia Francescangeli