“Esprimiamo il nostro plauso al Sindaco di Artena che dichiarando il pubblico interesse nell’evitare la demolizione della casa di necessità, salvaguardando la famiglia ha contribuito ad evitare la demolizione dell’immobile. Invitiamo gli altri sindaci a seguirne l’esempio”. Così in una nota Cristina Milani, Presidente del Comitato Equi Diritti. “La demolizione – riferiscono dal comitato – doveva avvenire questa mattina. Alle sei si sono infatti presentati agenti della Polizia di Stato dei Commissariati di Velletri, Valmontone e Colleferro coadiuvato dai militari dell”arma dei Carabinieri di Artena e della Compagnia di Velletri. All’arrivo delle forze dell’ordine, una rappresentanza di circa 70 persone era giß presente in contrada Pomario, di fronte al cancello della casa da abbattere. Altri cittadini, tutti coinvolti nel fenomeno delle acquisizioni e delle demolizioni delle abitazioni ai castelli, erano già barricati all’interno della casa, dove vive una ragazza di 22 anni al quarto mese di gravidanza, insieme alla propria famiglia”. “Nessuna manifestazione, specialmente non autorizzata – specifica Marco Milani dal direttivo del Comitato Equi Diritti – ma soltanto la spontanea solidarierß delle persone che temono, che la prossima famiglia a finire sotto una strada, sarà la propria”. “Una vera e propria emergenza sociale – affermano dal Comitato – che potrebbe coinvolgere le 180.000 domande in sanatoria, allo stato non accoglibili in tutto il Lazio. Una vicenda di cui ultimamente ha iniziato ad interessarsi anche la politica, intervenuta lo scorso 16 Marzo al convegno organizzato a Rocca Priora da Equi Diritti. Poi alle note sul posto delle previste demolizioni sono arrivati il sindaco di Artena Felicetto Angelini e l’assessore Domenico Pecorari. Il ‘dramma’ al momento, sembra scongiurato”.