Laurentina, la lettera di un cittadino: “Uniti insieme per la sicurezza”

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Laurentina, la lettera di un cittadino: “Uniti insieme per la sicurezza”

sicurezzzatteritorioRiceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera di un cittadino, gestore di un esercizio commerciale in zona laurentina, nel quartiere S. Serena-Schizzanello.

“Eccomi quà, di nuovo a scrivere purtroppo solo dopo uno più che spiacevole evento. Più grave di quello dell’altra volta e di cui molti sono ormai a conoscenza. Quei molti che sono persone oneste,lavoratori,padri e madri di famiglia, e poi anche ragazzi che conosco, e che mi conoscono.

A tutti va la mia più sentita riconoscenza e perchè no anche affetto; non importa quanto più o meno ci si conosce. Quello che è importante è riconoscersi come comunità e quindi come una forza. Una forza che unita può cambiare le cose. Io voglio battere su un punto fondamentale che riguarda si la protezione del singolo e delle famiglie ; ma che va oltre tutti gli apparati tecnologici che possiamo escogitare per difenderci.

Vorrei soprattutto far pensare a come stiamo vivendo la nostra vita e la nostra quotidianità in questi ultimi tempi. Ciò che riporto è il compendio di tutte le vostre reazioni a quanto mi è accaduto e che ormai quasi tutti in un modo o nell’altro hanno subito. Sembra di essere in tempo di guerra dove non c’era famiglia che non fosse colpita da un lutto. Oggi è la stessa cosa per quanto riguarda furti,intrusioni,rapine e aggressioni.

Quindi non ci sono più mezzi termini,qui si tratta di salvare ad ogni costo e con determinazione la qualità e soprattutto la serenità della quotidianità delle persone, che fra l’altro già devono affrontare svariate altre problematiche.

Per questo quando si parla di salvaguardia e protezione del territorio, voglio volgere lo sguardo al ” territorio ” della vita; proprio a quella realtà giornaliera che dovrebbe servire a crescere , a migliorarci a creare oggi il futuro per quelli che verranno dopo di noi e quelli che ci sono in questo momento più vicini: i nostri figli.

C’è preoccupazione, tensione e ansia nell’animo della gente, me lo avete rivelato tutti voi venendo a trovarmi. Cosi emerge che si ha timore di lasciare la casa la mattina per andare al lavoro, o ci si barrica quando si è dentro, ci viene tolto il diritto di riposare in pace di notte. Si è preoccupati nei luoghi, dove c’è tanta gente, i cellulari sono sempre accesi quando i figli sono fuori per mantenere un contatto costante mosso però da un inquietudine di sottofondo….. e potrei citare tanto ancora.

La cosa più grave è che non si ha più fiducia; soprattutto verso quelle istituzioni che operano nel campo della giustizia. Tutto questo sta rendendo plumbea la realtà quotidiana.

Quando questi germi continuano a persistere nell’animo umano vanno ad intaccare l’ecosistema di ogni singolo individuo e a poco a poco diventa più difficile avere un’equilibrata apacità di discernimento, diviene più difficile affrontare le situazioni con ragionata fermezza , si diventa più preda degli istinti e delle sensazioni superficiali cosi molto spesso si condanna prima di verificare, tutto questo a svantaggio del raziocinio e del buon senso.

Fin ora ho ” chiacchierato ” e mostrato l’aspetto generale, ma è pur vero che se siamo stanchi e snervati di vivere cosi, e se vogliamo cambiare questo colore delle nostre giornate, dobbiamo fare qualcosa.

La prima è unirci veramente e collaborare perchè al di là delle divergenze che possono nascere anche giustamente un’ intesa si può sempre raggiungere soprattuto se l’intendimento è umanime : è migliorare l’andamento della nostra vita lo è, l’ho sentito dire da tutti voi . Per questo per quanto noi viviamo nel dualismo e le idee siamo molteplici rispetto alle più disparate problematiche , la salvaguardia dell’esistenza di ognuno non ha colori diversi. Non ci sono e non ci possono essere seconde categorie.

Ciò è quanto questa esperienza mi ha fatto toccare con mano e l’ho espresso in modo che possa essere verificabile da tutti. Voglio altresì esprimere un giudizio favorevole all’operato della polizia che ha eseguito un lavoro meticoloso e altamente professionale, non scevro da manifestazioni umanitarie che tanto aiutano in questi frangenti. Nell’esplicazione della sua dinamica ho potuto vedere e constatare come ogni indizio sia essenziale, ed anche come la collaborazione di un cittadino a fatto si che si è potuto risalire all’aggressore.

Ecco perciò il risultato: tante piccole unità messe insieme hanno portato ad una soluzione attraverso una sinergia d’intenti. Noi siamo anche quelle unità. Più nello specifico affermo che è fondamentale la collaborazione con le forze dell’ordine che posso affermare il loro dovere lo fanno. E necessario fare sempre la denuncia anche se l’accaduto sembra poco rilevante, ma come le cose le stesse forze dell’ordine affermano , per loro sono statistiche che vanno a veicolare poi il loro operato. Tutto ciò è per non essere più scettici nei loro confronti , o per lo meno provarci.

Nel particolare per quanto riguarda la nostra zona confido nella partecipazione unitaria delle singole istituzioni che rappresentano ogni collina ; per unire sempre più i cittadini affinchè si giunga ad un lavoro congiunto con le forze suddette fino a scendere in piazza al loro fianco se necessario per modificare le cose. I rappresentanti di queste possono essere contattati. Ringrazio di nuovo tutti e voglio concludere con una frase, forse già sentita troppe volte, che però è vera e dobbiamo deciderci a mettere in pratica. Uniti si cambia e si vince”.

M.A