Continua il viaggio de Le Città nel mondo del giornalismo e delle professionalità che lo compongono.
Conosciamo oggi Roberta Nardi, collega solare, dinamica e determinata.
Come hai iniziato questo 2017 e che progetti hai per la primavera? “Devo dire che ho cominciato l’anno con grande entusiasmo. Essere giornalista offre sbocchi interessanti se ami “a tutto tondo” questa professione. Ho presentato infatti di recente un talent show e ho preso parte alla giuria nella finale di un importante concorso di bellezza nazionale; ho lavorato poi come conduttrice nel mese di gennaio per un programma televisivo da me organizzato su incarico di Aracne Tv. E’ uscito da poco anche il singolo “Tu dimmi ora chi sei” dei Charly Moon, un gruppo musicale che seguo in qualità di ufficio stampa (Tra qualche giorno saremo in onda sul canale BLU – 940 Sky).
Roberta ha partecipato come attrice al videoclip del singolo appena citato e ad altri due videoclip; è stata ospite qualche mese fa, come concorrente, in due programmi Tv, uno su Canale 5, l’altro su Real Time mentre nelle scorse settimane ha preso parte alla trasmissione “State Comodi” in onda su Canale 10 (insieme al neoeletto Bello D’Italia Manuel Di Bernardo). Possiamo dire che l’interesse per l’arte, il giornalismo e la cultura si unisce in te all’amore per il mondo dello spettacolo in generale? Lo ammetto, è una delle mie passioni “segrete” fin dall’adolescenza. Ho frequentato corsi di dizione, recitazione e prima ancora – ai tempi della scuola – laboratori teatrali e accademie per imparare a “stare” e a parlare davanti alla telecamera. Crescendo, e dopo aver conseguito appunto il titolo da giornalista, ho capito quanto amavo associare questa “piccola attitudine” al giornalismo attraverso servizi tv e video-interviste.
Abbiamo chiesto di raccontarci il primo buffo aneddoto che le veniva in mente. Ci ha svelato che in una delle sue prime figurazioni, dopo aver girato una scena in spiaggia (sul litorale di Ostia) di mattina, si è recata alla Presidenza del Consiglio dei ministri – dove effettuava uno stage quel periodo – per scrivere le note alla legge europea. E allora, prima di salutare la nostra ospite, non possiamo astenerci dal chiederle… Da dove nasce Roberta l’esigenza di questa poliedricità? Rispecchia una qualche tua filosofia? Più che un’esigenza, sì una filosofia. In un’epoca dove l’apparenza è importantissima, sono convinta sia essenziale – mentre si coltivano i propri sogni – costruirsi un curriculum di esperienze serie e soprattutto agire sempre con estrema professionalità. La combinazione di questi fattori, a mio dire, può fare la differenza, specialmente se si riesce ad essere davvero originali in ciò che si fa.
E ancora: “La cultura non passa inosservata e non passa mai di moda! …A mio parere dovrebbe costituire un canone indiscutibile in ogni attività che si intraprende. Per fare un esempio, mi è capitato di organizzare serate artistico-culturali nei locali della capitale, produrre un cortometraggio a tema socio-giuridico, ideare presentazioni di libri di Diritto e Letteratura ed anche coadiuvare la gestione di un modulo universitario incentrato sul binomio Costituzione & Cinema presso l’Ateneo “Roma Tre”. Sono stata relatrice in numerose conferenze presso licei come il Visconti e Università romane come la Lumsa; ho ricoperto il ruolo di ispettore di produzione su set cinematografici di docu-film. Ho presentato eventi dedicati al cinema in sedi istituzionali come il Premio Antonio De Curtis – Totò che si è svolto alla biblioteca della Camera dei Deputati”.