E’ la Festa della Donna ma nel Lazio la parità di genere è ancora lontana

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E’ la Festa della Donna ma nel Lazio la parità di genere è ancora lontana

donnedonneeeeOggi è la Festa della donna. “Festeggiare sì, ma cosa? I risultati fin qui raggiunti?

E’ chiaro che dal ventesimo secolo le donne hanno acquisito, attraverso lotte e rivendicazioni, diritti prima negati.
Ma non basta. Non può bastare. Un paese civile deve guardare più a quel che c’è da fare rispetto a quel che si è fatto”. Lo dichiara Michel Emi Maritato, presidente di Assotutela.

“Limitiamoci ad analizzare la presenza delle donne nelle istituzioni della nostra regione – dice Maritato – Nel Comune di Roma su 48 consiglieri, 20 sono donne. Nella giunta della sindaca Raggi c’è una sostanziale parità: quattro a quattro.

Ma se poi andiamo a guardare il consiglio metropolitano scopriamo che su 24 consiglieri solo cinque sono donne. Non va meglio al Consiglio regionale del Lazio, dove su 51 consiglieri le donne sono soltanto dieci. E nessuna tra loro è presidente di commissione. La giunta di Zingaretti è invece composta da sette uomini e quattro donne”. 

“I numeri dicono – spiega Maritato – che nelle istituzioni il gentil sesso è sempre minoranza, a prescindere dai colori della maggioranza. Quindi c’è ancora molto da lavorare affinché ogni forma di discriminazione verso le donne venga definitivamente rimossa – spiega Maritato – Donne che invece emergono e si distinguono per tenacia in altri settori. Basti pensare alla loro presenza negli Atenei italiani. Dal rapporto statistico dello scorso anno, elaborato dal ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, emerge che nel corso della formazione universitaria, rappresentano stabilmente più del 50% della popolazione di riferimento a tutti i livelli, dai corsi di laurea ai dottorati di ricerca. Entrando nello specifico, il gentil sesso raggiunge il 59,2% dei laureati e il 52,4% di dottori di ricerca”.

“La parità tra uomo e donna è un diritto fondamentale – conclude Maritato – un valore comune della Ue nonché una condizione necessaria per il conseguimento degli obiettivi comunitari di crescita, occupazione e coesione sociale. Ma in Italia c’è ancora molto da lavorare per offrire all’altra metà del cielo pari opportunità”.