Ams, allarme dai sindacati: noi prime vittime di Alitalia – Etihad

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Ams, allarme dai sindacati: noi prime vittime di Alitalia – Etihad

ams3456“Rivendichiamo il diritto al lavoro sancito dalla nostra costituzione in quanto esso c’è ma lo cediamo ad altri all’estero ed il fatto di essere le prime vittime dello scellerato criterio decisionale di Alitalia-Etihad che, senza troppi scrupoli, indugi e valutazioni tecnico economiche, si è sbarazzata della perla Ams che aveva in seno”. Lo dichiarano in una nota Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporti Aereo. “Se il loro obiettivo era la riduzione dei costi a partire dalle revisioni e manutenzioni dei motori e non solo – proseguono i sindacati – il risultato è un fallimento totale. Ciò che sta emergendo in questi ultimi tempi ne è la testimonianza dove, dai recenti bilanci pubblicati si evince tutto ciò. I costi lievitati del 30% circa su attività cedute alla Bedek, come appunto quelle manutentive e di revisione motori confermano quanto andavamo dicendo in tutto questo tempo sulla necessità di avere una società come Ams in house. I continui appelli al management di Alitalia –Etihad per scongiurare il fallimento di Alitalia Maintenance Systems poi avvenuto e da loro causato, sono caduti nel vuoto seppur rivendicando l’affidabilità di anni in termini di sicurezza e di economicità dei nostri tecnici. La nostra vicenda è sul tavolo delle istituzioni da troppo tempo e ancora oggi non vi è una soluzione seria e tangibile che possa dare prospettive future a tutti i lavoratori coinvolti e vessati, oltretutto, dalla mancanza del sostegno al reddito da oltre un anno. Nei numerosi incontri istituzionali tenutisi fino ad oggi, abbiamo raccolto certamente la sensibilità e la volontà nel voler rilanciare l’industria aeronautica Italiana fatta di tradizione, professionalità e competenza, patrimonio del nostro paese che, per effetto dei continui fallimenti di Alitalia, rischia di sparire per sempre dai mercati internazionali. Pertanto ci aspettiamo che, all’interno della vicenda Alitalia, vengano trovate soluzioni di sistema dove il Governo , la Regione Lazio e i Comuni di Roma e Fiumicino siano parte attiva e non semplici spettatori. Per tutte queste ragioni, annunciamo la nostra partecipazione al sit in di protesta della prima azione di sciopero generale del trasporto aereo indetto per il giorno 23 febbraio dalle ore 14 alle ore 18 in aeroporto a Fiumicino insieme alle altre aziende dell’indotto perché vogliamo dire al nostro paese che noi ci siamo e vogliamo continuare ad esserci”.