Gli agenti della Polizia di Stato, durante un servizio di prevenzione e repressione dei reati inerenti gli stupefacenti,
hanno proceduto al controllo di un’autovettura con a bordo un uomo che sostava nei pressi di un autolavaggio in zona Lunghezza. L’uomo, successivamente indentificato per K.A.,
cittadino albanese di 54anni con precedenti per reati in materia di stupefacenti, alla vista degli agenti della squadra mobile,
ha subito cercato di darsi alla fuga abbandonando l’automobile, ma è stato immediatamente bloccato assieme agli operatori di una pattuglia della Squadra Volanti chiamata in ausilio. La reazione dell’uomo, ha particolarmente insospettito gli agenti che, dopo un primo controllo dell’automobile, non convinti delle giustificazioni fornite da K.A. in merito al suo tentativo di fuga, hanno richiesto l’ausilio dei cani antidroga della Polizia di Stato.
L’intuito degli investigatori ed il fiuto dei cani hanno portato al rinvenimento della droga, divisa in numerosi “pani” rettangolari perfettamente sigillati in modo da garantirne l’impermeabilità ed occultati all’interno di un’intercapedine, appositamente ricavata nel vano motore proprio per eludere eventuali controlli da parte della forze di polizia. Una volta terminato il controllo e recuperata tutta la droga nascosta nella vettura, K.A. è stato arrestato in flagranza di reato, ed associato presso la casa circondariale di Regina Coeli a disposizione della Autorità Giudiziaria procedente.
L’ingente quantitativo di droga sequestrata, circa 16 chili di cocaina, avrebbe fruttato diverse centinaia di migliaia di Euro una volta rivenduta sul mercato locale.
Sempre gli agenti della Squadra Mobile hanno dato esecuzione a tre ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dall’Autorità Giudiziaria capitolina nei confronti di S.E. cittadino albanese di anni trenta, S.A. connazionale quarantenne e A.V.G. cittadino italiano di anni 47, ritenuti a vario titolo responsabili di ricettazione, detenzione e porto abusivo di armi e munizioni. Gli arresti sono il frutto di una pregressa attività investigativa conclusa dalla Seconda Sezione della Squadra Mobile, specializzata nel contrasto alla criminalità di matrice straniera. L’indagine aveva, infatti, evidenziato i gravi fatti delittuosi commessi dagli indagati, e gli agenti erano riusciti ad intercettare le armi e a sequestrarle evitando, in questo modo, che potessero essere utilizzate per la commissione di altri reati, quali rapine ed estorsioni. In particolare, nel corso di un apposito servizio svoltosi nel gennaio scorso, gli investigatori della Mobile dopo un lungo inseguimento terminato fuori provincia, grazie anche all’ausilio delle pattuglie della Polizia Stradale, riuscivano a bloccare l’autovettura a bordo della quale erano state abilmente occultate le armi e le munizioni, nonché ad arrestare il conducente, B.G., cittadino albanese.
La perquisizione del veicolo permetteva di recuperare due pistole, una calibro 22 risultata a seguito degli accertamenti esperiti provento di furto ed una calibro “9 per 21” con matricola abrasa, oltre a numerosi proiettili di diverso calibro.