Conquistava la fiducia dei degenti con modi affabili e gentili. Poi, con la scusa di dover rifare i letti, li invitava ad uscire dalla stanza lasciando incustoditi i loro effetti personali,
mentre lui ne approfittava per rubare denaro, gioielli e altri oggetti di valore.
Questo il modus operandi di F.L., romano di 40 anni, infermiere professionale di un ospedale della capitale arrestato dagli agenti del commissariato ”Monteverde” per furto aggravato e ricettazione.
Durante l’ultimo furto, avvenuto il 31 luglio scorso, aveva sottratto a una signora tre anelli d’oro e denaro contante.
La donna ha dichiarato che l’infermiere l’aveva invitata a riporre gli anelli in un sacchetto, con la scusa che non poteva indossarli perché doveva essere sottoposta a intervento chirurgico il giorno dopo.
Poi, qualche ora dopo era tornato in camera e con la scusa di dover rifare i letti aveva fatto allontanare tutti dalla stanza.
Al rientro la donna non aveva trovato gli anelli mentre ad una visitatrice che aveva lasciato la borsa incustodita mancava del denaro.
In un’altra circostanza un paziente ha denunciato di aver sorpreso F.L. mentre rovistava all’interno del proprio cassetto in cui aveva riposto denaro e oggetti di valore.
Gli investigatori della Polizia di Stato, indagando sui ripetuti furti avvenuti all’interno della struttura sanitaria, hanno fatto dei controlli nei “compro oro” della zona e in uno di essi gli agenti hanno trovato tre anelli d’oro che sono stati riconosciuti dall’ultima vittima.
Inoltre, dal controllo della documentazione dell’esercizio, i poliziotti hanno accertato che F.L. aveva portato dei gioielli in altre 20 occasioni a partire dall’aprile 2015 e fino a luglio 2016.
Gli investigatori di Monteverde, diretti dalla dottoressa Mariella Chiaramonte, hanno accertato che l’infermiere era sempre presente in reparto quando erano avvenuti i furti e che i monili rubati corrispondevano a quelli che dopo ogni furto venivano portati al “compro oro”.
Pertanto, al termine delle indagini, le risultanze sono state inviate all’autorità giudiziaria che ha emesso a carico di F.L. un provvedimento restrittivo. Per il predetto sono scattate quindi le manette. Dovrà rispondere di furto aggravato e ricettazione continuata.