L’INTERVISTA – Delio Rossi: “Immobile giocatore molto interessante”

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L’INTERVISTA – Delio Rossi: “Immobile giocatore molto interessante”

DelioRossi“Di goleade di solito non ne facciamo e neanche ne prendiamo, si bada solamente al risultato e sul piano estetico bisogna guardare altrove.

Immobile e Belotti sono una bella coppia e hanno il vantaggio di conoscersi avendo già giocato insieme.

Nel 2006 è stato per l’Italia l’ultimo canto del cigno mentre la Germania, così come Francia e Belgio, ha fatto politiche diverse. Vedo bene Pioli all’Inter che è forte pur se in qualche ruolo è scoperta e ha dei doppioni. Troppi infortuni in Serie A?

E’ cambiato il modo di prepararsi, non si fa più il ritiro estivo come una volta e manca il lavoro di base perché si gioca tantissimo andando stupidamente anche dietro alle tournée per soldi. Nel campionato ora c’è un livellamento medio, dopo essere stato verso il basso.

La Juve resta inarrivabile anche se il Napoli gioca meglio. Tra i giovani Verratti e Romagnoli hanno profili internazionali importanti. Sugli stranieri non è un problema di numeri ma di qualità”: l’ha detto l’allenatore Delio Rossi, ospite questa mattina, con l’ex centrocampista Massimo Mauro opinionista di Sky, della trasmissione “Pezzi da 90” condotta da Massimo Boccucci sull’emittente umbra Radio Onda Libera.

Perché non ha esaltato più di tanto questo 4-0 a Vaduz che è apparso quasi striminzito dopo le premesse del primo tempo?

“Badiamo esclusivamente al risultato, dal punto di vista estetico bisogna rivolgersi altrove. Noi non facciamo goleade e neanche le prendiamo”.

La nuova Nazionale di Ventura ha già eletto beniamini Immobile e Belotti?

“Sono due ragazzi molto interessanti e hanno il vantaggio di aver già giocato insieme. Non sono comunque gli unici”.

Domani sera c’è a San Siro c’è la classica con la Germania. I tedeschi hanno 7 ragazzi Under 21 tra cui il centrocampista Gnabry del Werber Brema che all’esordio venerdì scorso a San Marino ha fatto vedere grandi cose. Per noi quanto vale questo test e cosa pensa del nuovo corso tedesco?

“Nel 2006 è stato il canto del cigno, già si cominciavano a vedere le prime situazioni negative nel nostro calcio e ancora oggi abbiamo come punti di forza i vari Buffon, Chiellini, Bonucci, Barzagli. La Germania, come Francia e Belgio, ha fatto delle politiche diverse e adesso è più competitiva”.

Il campionato riparte col derby Milan-Inter: Pioli arriva al momento giusto?

“Penso di sì. L’Inter è forte, ha speso molto pur se in qualche ruolo è scoperta e ha qualche doppione. Pioli è intelligente e la scuola italiana resta la migliore per gestire. Il Milan sta facendo bene ma i bilanci parziali contano poco. I conti si fanno alla fine”.

Ci sono stati dall’inizio della stagione una raffica di infortuni: come se lo spiega?

“E’ cambiato il modo di prepararsi. Prima c’era il ritiro canonico e adesso invece manca il lavoro di base perché si gioca molto, non si stacca mai e si va stupidamente appresso per soldi perfino alle torunée che stressano i calciatori”.

La Juve ha un sacco di problemi d’organico: rischia in questo momento della stagione?

“Qualche problema può averlo ma ha comunque alternative valide e sta sempre là davanti a tutti”.

Com’è questo campionato e chi gioca il miglior calcio?

“C’è un livellamento medio rispetto a prima quando era verso il basso. La Juve è inarrivabile anche se il Napoli gioca meglio”.

Quale sono i giocatori italiani di maggiore prospettiva?

“Verratti e Romagnoli hanno profili importanti e internazionali”.

Ci sono sempre troppi stranieri nel nostro campionato?

“Il problema non è il numero degli stranieri ma la qualità. Dovrebbero essere rivista l’organizzazione del calcio italiano. Istituire un campionato riserve potrebbe essere una risposta”.