Abusi edilizi, il comitato “Equi Diritti” manifesta alla Pisana

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Abusi edilizi, il comitato “Equi Diritti” manifesta alla Pisana

equi2La questione degli abusi edilizi e dell’emergenza abitativa è approdata ieri mattina in Consiglio regionale.

Oltre duecento persone del comitato “Equi Diritti” dei Castelli Romani infatti hanno manifestato alla Pisana per chiedere una moratoria o una sospensiva al protocollo d’intesa che la Regione Lazio,

nel 2015, ha firmato con la procura di Velletri e che riguarda la demolizione di numerosi immobili abusivi.

“In questi giorni – sottolinea il portavoce del comitato, Marco Milani – su impulso della Procura i sindaci di 31 Comuni dei Castelli Romani stanno acquisendo al patrimonio municipale le case sorte spontaneamente anni fa sul territorio. I proprietari di queste case nel 2003 hanno pagato però una sanatoria, tra i 20 e i 70mila euro.

Negli ultimi quindici anni hanno pagato le tasse, l’Ici, l’Imu. Ci sono anche persone che hanno comprato queste case, ci sono gli atti notarili, hanno acceso dei mutui”. Ad oggi sarebbero oltre 700 le famiglie colpite da ordine di acquisizione, “ma se questa azione inficia la sanatoria del 2003 saranno migliaia le persone colpite”, ricordano dal comitato Equi Diritti.

Che sempre nella mattinata di oggi è stata ricevuta da un delegazione di consiglieri regionali (De Paolis, Porrello, Righini, Santori, Storace e Valeriani) che hanno assicurato attenzione sulla questione. “In Regione Lazio sembra abbiano compreso le enormi contraddizioni, distorsioni giuridiche e pericoli di emergenze sociali, che la politica delle acquisizioni sta ingenerando nei Castelli Romani”,

ha auspicato il presidente del Comitato Equi Diritti, Cristina Milani. Nel frattempo l’ex sindaco di Marino e attuale consigliere regionale Fi Adriano Palozzi ha annunciato la richiesta di audizione in commissione Urbanistica e Politiche Abitative “invitando tutti gli enti competenti, in primis, il comitato Equi Diritti e gli assessorati regionali competenti”, al fine di discutere in maniera più strutturata e condivisa una questione abitativa che ai Castelli tira in ballo una trentina di enti comunali e migliaia di cittadini.