Turismo, cultura, accoglienza, ristorazione, ospitalità, saranno le nuove caratteristiche delle Case Cantoniere Anas inserite nel progetto pilota di valorizzazione per creare nuove opportunità imprenditoriali nel settore turistico ricettivo. “E’ questo uno dei principali obiettivi del progetto – ha ricordato Claudio Arcovito Responsabile Brand e Immagine di Anas, in occasione di un workshop tenutosi oggi a Terracina per illustrare il bando di gara delle prime 30 case – riqualificare il patrimonio storico-culturale delle case cantoniere di Anas, creando al contempo occupazione, nuova imprenditoria e sviluppo per il territorio.” Il bando di gara per la concessione dell’immobile è rivolto a start-up, singoli imprenditori, consorzi, aziende, associazioni, cooperative: “Ai fini dell’aggiudicazione – ha spiegato Arcovito – conterà la capacità di sviluppare un progetto economicamente sostenibile e coerente con le finalità del modello proposto da Anas”.
Tra i vari temi trattati è emerso che la ristrutturazione della Casa Cantoniera è a carico di Anas mentre il concessionario corrisponderà un canone di concessione la cui base d’asta è compresa tra i 1.500 e i 1.800 euro al mese, oltre ad un contributo variabile in funzione del fatturato generato dall’attività imprenditoriale. I contraenti saranno individuati sulla base del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa e le concessioni dureranno 10 anni, trascorsi i quali si procederà ad un nuovo bando di gara. L’originalità del progetto, la sua sostenibilità economica e la capacità di promuovere le eccellenze del territorio saranno comunque l’elemento di valutazione più importante per l’aggiudicazione.
“In sostanza – ha commentato Arcovito prendendo l’esempio della prestigiosa casa cantoniera di Terracina – chi si aggiudica la gara disporrà per 10 anni di una Casa cantoniera completamente ristrutturata, posizionata in un crocevia strategico, per svolgere attività di ristorazione, ricettiva, bar, vendita prodotti tipici e gli eventuali servizi specifici che prevederà il progetto vincente, a fronte di un canone di affitto di circa 1700 euro al mese ed un contributo variabile, da lui stesso proposto, che può andare da un minimo dello 0,1% fino ad un massimo del 5% del fatturato generato dall’attività imprenditoriale. Si tratta di una grande occasione, tenuto anche conto che le destinazioni d’uso commerciali delle case Cantoniere sono state oggetto di protocolli d’intesa firmati con i vari Comuni competenti per territorio. A questo proposito ringrazio il Sindaco di Terracina, per la grande attenzione ed il supporto offerto nella promozione di questo progetto”.