Il Movimento Civiltà Democratica accende i motori alla campagna elettorale marinese. Spariglia le carte. Fa capire perché il vecchio centrodestra, oggi si chiama “Officina delle idee” e non è più solo “moderato” ma ha realmente nuove idee da proporre. Persino dopo la tempesta giudiziaria caduta su Marino.
Così ribolle di emozioni, passione e partecipazione autentica la sala del Grand Hotel Helio Cabala, che molte altre volte era stata stanca passerella elettorale.
Stavolta no. Alla presentazione della vera novità della politica marinese, il movimento calamita di pensieri e contaminazioni politiche rivolte al futuro di Marino, ognuno dei numerosi presenti ha una ragione precisa per stare lì.
Ce l’ha il coordinatore Massimo Prinzi che snocciola pillole del programma e lo fa con grinta:”Stavolta il centro storico si chiuderà davvero alle auto. Perché è l’unico modo per riportare Marino al livello che le compete, bello e praticabile come i borghi della Toscana e dell’Umbria. A gennaio partirà la raccolta differenziata porta a porta ma si farà davvero e ci saranno gli ispettori. I commercianti dovranno partecipare di più non fare la lotta sui sensi unici e ai politici dico basta a parlar male di Marino perché non è quello che vi porterà voti ma un nuovo modo di amare la nostra città per non farci schiacciare dai problemi di Roma capitale che arrivano al confine dei nostri territori con le periferie, mentre noi dobbiamo mantenere salde le nostre tipicità, come il Mitreo, antiche quanto Roma”. Sulla stessa lunghezza d’onda l’ospite illustre, Marco De Carolis, sindaco di Montecompatri, presente già al battesimo di MCD un anno e mezzo fa.
Dopo gli accenni programmatici, spazio agli applausi, al tanto orgoglio e anche alla commozione profonda mischiatasi prepotentemente alle parole di Prinzi presentando i 24 candidati al Consiglio comunale. Una di loro, infatti, è Eleonora Mazzone, mamma della piccola Siria e figlia del presidente del centro anziani, Alberico, rimasti coinvolti nel gravissimo incidente di via Ferentum.
“Siamo qui anche per loro. Eleonora ci ha chiesto di esserci e tenere duro”. Particolarmente sentite anche le parole di Pamela Ermo, giovane donna alla seconda candidatura:”La mia prima esperienza in Consiglio comunale non è stata facile. Mi hanno detto: ma non ti sei stancata? Ho risposto di no, perché stavolta ho capito come si deve stare e cosa si deve fare veramente: dare voce a tutti, ascoltare tutti, non lasciarsi condizionare dai pregiudizi, andare fino in fondo”.
Con loro la testimonianza di Mariagrazia Cugini, figlia del compianto Antonio Cugini, decano della viticoltura marinese, tra i fondatori di MCD, scomparso nell’estate 2015.
Hanno parlato, quindi, anche gli altri ex consiglieri comunali che hanno deciso di ricandidarsi, come Mario Tisei e Emiliano Pagliarini. Tutti interventi all’insegna della passione per Marino, città ferita ma non doma.. Più di tutti, forse, quello di Emanuele Ciamberlano, nel 2014 candidato sindaco del Pd, oggi nella coalizione civica che vede tra gli alleati anche Forza Italia. “È stata una scelta sofferta – ha detto – ero un quadro provinciale del Pd, uno dei soci fondatori del partito nel nostro territorio. Ma quando ho visto che, ignorando le Primarie e il lavoro per una coalizione allargata che in molti avevamo portato avanti, la segreteria provinciale del partito commissariava il circolo e sceglieva come candidata Eleonora Di Giulio, quella che dopo aver perso contro di me nel 2014 si è candidata contro il partito, ho capito che c’era un progetto tipo ‘Mani sulla città’ ed era contro di me. Così sono corso ai ripari, trovando in MCD un ambiente e un accoglienza fantastici che mi hanno fatto sentire in famiglia”. Con lui molti membri del direttivo marinese che l’hanno seguito in questa nuova avventura.
Il candidato sindaco Stefano Cecchi ha concluso la serata intercettandone lo spirito:”Mi sono candidato sindaco stavolta che era la più difficile, perché penso che quando si crede in un progetto bisogna tirare fuori gli attributi. Troppo facile essere in prima fila solo quando va tutto bene”.
Quindi Cecchi ha cercato di riprendere le fila del centrodestra attaccando il premier Renzi ma non era la serata delle tematiche nazionali.
Gli occhi dei numerosi simpatizzanti MCD sono puntati tutti su Marino.
La politica di parte, inoltre, ha già deluso troppo. Ora occorre puntare al progetto che per Civiltà Democratica è chiaro.
Cecchi sa di poter contare, nell’ossatura della sua nuova coalizione, sull’apporto sostanziale di MCD. Non a caso richiama con convinzione “la compattezza di una squadra che si prepara ad amministrare Marino”.
Mentre MCD si prepara al battesimo del voto. Col giusto timore e rispetto ma senza paura. Anche perché, da queste parti, il percorso è segnato con nettezza:”Ancor prima del programma elettorale – ha spiegato Prinzi – c’è la nostra Carta dei Valori e un codice etico plurale, fondato sul ‘noi'”.
Non è più tempo di uomini soli al comando e di yes-men. Il che potrà essere solo una fortuna per Marino.