Comunali, Michela Di Biase: “Le mie priorità per Roma”

HomeROMA CAPITALE 2

Comunali, Michela Di Biase: “Le mie priorità per Roma”

micheladibiaseGià consigliera comunale in quota Partito Democratico nell’ultima legislatura capitolina, Michela Di Biase ci riprova in vista della imminente tornata elettorale a Roma. Progetti, proposte, passato, presente e futuro: l’esponente piddina risponde alle domande de Le Città.
Michela Di Biase, ripartiamo da dove ci eravamo lasciati. Ossia la scorsa legislatura tu Consigliera comunale e Presidente della Commissione cultura. Quali le azioni che rivendichi con più orgoglio? “Da presidente della Commissione cultura in Campidoglio ho promosso la regolamentazione delle imprese che operano nel settore, redigendo anche un Manifesto che ancora oggi può fare da modello per una nuova normativa. Mi sono battuta per la salvaguardia e la tutela di cinema e teatri della Capitale, motore culturale della città. Con una mia proposta di delibera ho chiesto “tasse zero” per chi fa cultura in città. Ma nei due anni in Campidoglio mi sono occupata anche di periferie e mobilità, punti cardine da sempre della mia carriera politica. È mia la mozione con la quale ho chiesto il ripristino urgente del “Tramvetto della Casilina” per tutelare gli spostamenti, già difficili, dei cittadini del quadrante est della città. E poi le donne, le mamme lavoratrici, temi che mi stanno particolarmente a cuore, soprattutto da quando sono diventata mamma di Irene. Ho presentato, per esempio, una delibera per immettere il latte materno all’interno dei nidi scolastici”.
E’ innegabile che il Pd dopo lo scioglimento del consiglio comunale e la fine dell’era Marino, stia cercando di ricostruirsi. Cosa non è andato in quei mesi di amministrazione Marino e come il partito sta arrivando alle urne di giugno? “Il rapporto tra il Pd ed il sindaco Marino si è andato deteriorando sin da subito. A parte la pedonalizzazione dei Fori, non è mai riuscito a mettere in pratica gli impegni presi in campagna elettorale. Il problema della caduta del sindaco non è stato il partito né la famigerata questione degli scontrini. Men che mai la “congiura” di cui ha parlato subito dopo la firma delle nostre dimissioni. Semplicemente credo che un sindaco che abbia perso contatto con la realtà e soprattutto con la sua gente, con i cittadini, debba, umilmente, fare un passo indietro. Quello che d’altronde sta provando a fare il Pd, nel tentativo di rinnovarsi, di lasciare indietro il torbido passato legato in alcuni casi ad inchieste giudiziarie. A Roma il partito sta cambiando, sta cercando di ritrovare la fiducia dei cittadini. E’ difficile, ma sono sicura che, tutti insieme, possiamo farcela”.
Tre priorità amministrative del tuo programma elettorale? “Periferie, cultura e tutela delle donne. Io sono cresciuta all’Alessandrino, in periferia. Lì ho mosso i primi passi prima da militante e poi da consigliera municipale. In cima al mio programma elettorale non potrebbero che esserci le periferie, troppo spesso scollate dalla città. Roma non è solo il Colosseo, ma anche di quelle piccole piazze, di quelle minuscole arene dove i cittadini si incontrano, si confrontano, si cercano. Una città che esclude le periferie è una città senza futuro. Ed il futuro è anche nella cultura, nei luoghi di aggregazione sociale. Non possiamo permettere che le sale cinematografiche vengano dismesse per fare spazio a sale bingo o centri commerciali. Non possiamo tollerare che i teatri chiudano i battenti. Questo soprattutto in periferia, dove i presidi culturali ormai sono diventati miraggi. Il tema delle donne, infine, è il filo che tiene insieme l’intero programma. Come donna prima e come mamma poi, vorrei impegnarmi a tutelare il ruolo femminile nel lavoro e nella vita di tutti i giorni. Per questo ho deciso di aprire la mia campagna davanti a 200 donne, energia positiva per una rete che ha bisogno e volontà di contare nel nostro territorio”.
Giachetti è il candidato del Pd, ma ci sono altre candidature alternative che potrebbe disperdere i voti nella vostra area? Il ballottaggio è possibile? “Roberto Giachetti è una persona onesta, schietta, trasversale, un uomo pulito. Un candidato come lui era necessario in questo momento in cui Roma, dopo lo scandalo di Mafia Capitale, deve ritrovarsi per un nuovo inizio. Giachetti è stato votato dagli elettori del centrosinistra, ha vinto le primarie e quindi è il nostro candidato sindaco. Il Pd sarà compatto nel sostenerlo e accompagnarlo in questa avventura, abbiamo tutti necessità di restare uniti perché sappiamo benissimo che i cittadini sono delusi e, proprio per questo, hanno bisogno di un partito solido. Il ballottaggio è possibile? Dovrebbe chiederlo agli altri candidati, noi speriamo di vincere al primo turno!”.

M.M.