“Sarà anche antipatica la Juve ma i risultati parlano chiaro. Vince tanto. Buffon è come un centravanti e la squadra ottiene tanto perché subisce poco.
Per la Champions manca qualche giocatore di caratura e d’esperienza internazionale. Dybala è bravo ma per il campionato: ancora deve crescere anche se mi ricorda Del Piero. Alla Juve servono uno-due innesti fortissimi dal centrocampo in avanti. Su Totti la società deve prendere una decisione proponendogli un ruolo da dirigente, se poi vuole ancora giocare si possono vedere le condizioni stabilendo intanto se si accontenta e con presupposti chiari in partenza. Farlo entrare negli ultimi minuti sembrava un dispetto e poi dopo i gol ecco cosa devono subire”: l’ha detto Luciano Moggi, ospite questa mattina con Gianluca Pagliuca della trasmissione “Pezzi da 90” condotta da Massimo Boccucci sull’emittente umbra Radio Onda Libera.
Questa Juve ha sempre tanta fame?
“Sarà anche antipatica ma i risultati parlano chiaro. Vince tanto soprattutto perché subisce poco. Buffon è come un centravanti. Guardate le sue condizioni strepitose”.
Cosa può fare adesso per la Champions?
“Per l’Europa è un discorso diverso, manca di qualche giocatore di caratura e d’esperienza internazionale. Dybala va bene per il campionato, è bravo e mi ricorda Del Piero. Servono uno-due innesti fortissimi dal centrocampo in su”.
Totti lo farebbe giocare anche la prossima stagione?
“Le bandiere non esistono quando in ballo ci sono ingaggi milionari, anche se un giocatore che resta sempre nella stessa squadra poi ha un legame speciale e non vuole andarsene. Far entrare Totti nel finale può sembrare un dispetto e poi quando fa gol devi subire. La società deve essere chiara e prendere una decisione proponendogli un ruolo da dirigente, se poi vuol continuare a giocare bisogna fare i patti fin dall’inizio e Totti deve accontentarsi”.