Il consiglio di Stato si è pronunciato ieri con una sentenza che mette fine a ogni dubbio: i contributi ricevuti ai fini assistenziali per disabili non possono essere considerati reddito.
A tal proposito si era già espresso il Tribunale Amministrativo, a cui avevano ricorso centinaia di associazioni di portatori di handicap, che aveva escluso dal calcolo dei redditi ai fini Isee i trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari in favore di situazioni di disabilità.
In pratica i sostegni ricevuti per disabilità venivano considerati come forme di guadagno – al pari di remunerazioni lavorative o di un patrimonio – e non come sussidio extra-reddito, rischiando di escludere i titolari di indennità da altri agevolazioni sociali perché considerati “ricchi”.
Soddisfatti della sentenza gli esponenti del centrodestra, a cominciare dal capogruppo di Cuoritaliani in Regione Lazio Daniele Sabatini, che da tempo porta avanti questa battaglia, che si chiede “Chissà adesso Regioni e comuni che gufavano contro i cittadini come si comporteranno…”.
Il capogruppo di Forza Italia Antonella Aurigemma attacca le politiche renziane, dichiarando che la sentenza “smentisce il governo di centrosinistra, che all’apparenza annuncia tagli di tasse ma poi le ridistribuisce sui territori con altre tassazioni locali”.
Gli fa eco il collega di partito Adriano Palozzi per il quale “sono state finalmente smascherate le pseudo politiche di Renzi e del PD che, evidentemente con una buffa forzatura legislativa, hanno tentato di fare cassa anche sui disabili”.
Daniela De Simoni