Garanzia Giovani, presidio contro il ritardo nei pagamenti

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Garanzia Giovani, presidio contro il ritardo nei pagamenti

direofoto3Nessuno deve lavorare senza essere pagato. È questa la prima di una serie di rivendicazioni presentate dai manifestanti oggi radunati in presidio davanti alla Regione Lazio.

I dimostranti, circa una cinquantina, si sono riuniti via Facebook e si dichiarano “apolitici” anche se non manca qualche bandiera dell’USB.

Fra chi e’ in piazza c’e’ Delia, 30 anni, iscritta a Garanzia Giovani da due. Al megafono racconta: “ho lavorato per sei mesi, mi dovevano dare 3000 euro, ne ho avuti 800. E poi piu’ nulla” poi scoppia in lacrime. In un’intervista alla Dire spiega: “c’e’ chi ha cominciato prima di me e ancora non e’ stato pagato”.

Delia, dopo essersi rivolta piu’ volte alla Regione e alla sua agenzia interinale di riferimento, non ha mai ricevuto risposta: “le istituzioni si rimbalzano le responsabilita'” denuncia. E nel mirino dei manifestanti, oltre alla Regione, le aziende che assumono “solo tramite Garanzia Giovani” e i neonati contratti di ricollocazione che rischiano di avere un valore “solo palliativo, senza creare occupazione reale”.