Poteva essere una tragedia ma, grazie al cielo, non si sono registrate feriti o vittime. Questa notte sono venuti giu tre piani di uno stabile, situato in zona Flaminio. Grazie alla prontezza e al sestro sesto di una vicina di casa, che sentendo degli scricchiolii nel suo apprtamento, ha immediatamento avvisato le forze dell’ordine
La Polizia locale di Roma Capitale ha comunicato che, a seguito di crollo parziale del palazzo, avvenuto questa notte, in piazza G. Da Fabriano, si è resa da poco necessaria la chiusura di Lungotevere Flaminio, in particolare nel tratto che va da Piazza Gentile da Fabriano Ponte a Ponte duca D’Aosta (Stadio Olimpico): l’area è stata interdetta alla circolazione veicolare, e sono state istituite opportune chiusure del tratto interessato. Per limitare al massimo l’intenso traffico che si verrà a creare, la Polizia Locale invita i cittadini a percorrere strade alternative, in particolare è opportuno deviare il percorso come segue: per i veicoli che provengono da sud, ossia da Lungotevere delle Navi, spostarsi prima possibile verso il quartiere Prati attraversando il Tevere o dall’altro lato (Belle Arti / Flaminia/Parioli/ Auditorium) per veicoli che provengono da Nord (Ponte Milvio) spostarsi prima possibile sul lato di Via di Tor di Quinto/Stadio Olimpico.
Si ripete: data l’ora sono previsti notevoli accumuli di traffico veicolare attorno all’area Stadio Olimpico/ Lgt. della Vittoria/Vle angelico/Flaminia, quindi si prega di limitare l’uso dell’auto se non necessario. Sono stati attivati tutti i mezzi informativi per avvisare la cittadinanza (display stradali, Twitter, e mezzi di informazione).
CODACONS CHIEDE VERIFICHE – “Vogliamo sapere chi ha concesso i permessi per i lavori di ristrutturazione nella palazzina crollata sul Lungotevere a Roma, e sulla base di quali criteri sia stata data l’autorizzazione”.
Lo afferma in una nota il Codacons, in attesa che la magistratura chiarisca le cause del crollo. “Si tratta senza alcun dubbio di una tragedia sfiorata – spiega il Presidente Carlo Rienzi – Gli inquilini della palazzina parlano di lavori di ristrutturazione negli appartamenti, ed è quindi necessario capire se tutto fosse a norma, ma soprattutto se vi sia stata una autorizzazione da parte del Comune o di altro ente, e sulla base di quali presupposti. La Procura deve indagare a tutto campo, valutando anche possibili responsabilità dell’amministrazione comunale sul fronte della vigilanza e dei controlli”. Il Codacons intanto “offre assistenza legale agli inquilini del palazzo, ai fini del risarcimento dei danni subiti e dei pericoli corsi, nei confronti dei soggetti che saranno ritenuti responsabili del crollo”.
foto: agenzia stampa DIRE