Dal Criaac, comitato aeroporto Ciampino, riceviamo e pubblichiamo:
“Dopo aver quasi distrutto Alitalia e gli aeroporti italiani, spolpando fino all’osso la compagnia aerea e operando con aeroporti rattoppati, come Fiumicino, o che esistono nel disprezzo delle Norme nazionali e europee, come Ciampino, ora la classe dirigente nazionale per continuare ad avere un trasporto aereo é costretta a inchinarsi di fronte all’arroganza di Ryanair, invitando il suo Amministratore Delegato, O’Leary, nel suo “salotto buono” del convegno annuale di Cernobbio.
E lui ovviamente ne ha approfittato per farsi pubblicità, per chiedere nuovi spazi negli aeroporti italiani e più traffico a Ciampino, aeroporto che già opera da anni oltre i limiti di legge.
E mentre il vertice dell’industria e della finanza si inginocchia, cosa fanno intanto le istituzioni?
Cosa fa il Governo per riportare la legalità nell’aeroporto di Stato? Cosa fanno il Presidente della Regione Lazio e i sindaci di Roma, Ciampino è Marino che ospitano l’aeroporto?
Cosa fa il sindaco di Ciampino, Terzulli, che ben sa che la pista dell’aeroporto si trova a soli 160 metri dai palazzi della sua città? Perché non risponde alle domande dei cittadini che gli chiedono di sapere quanti slot aerei sono stati autorizzati a Ciampino per il periodo invernale, quando inizierà il previsto mostruoso traffico del Giubileo? Dove sono i dati sulle patologie sanitarie presenti sul territorio comunale colpito dall’inquinamento aeroportuale che fin da dicembre 2014 ci erano stati promessi?
Come tuteleranno queste istituzioni la salute dei cittadini, dell’ambiente, del paesaggio e del patrimonio storico, tutte esposte gravissimi rischi?”.