Si è sentito parlare di Zoning e di zone franche, qualcuno ha sognato un Municipio ispirato al Red Light District di Amsterdam e qualcun altro invece ancora crede nella legge, quella legge che vieta comportamenti contro il buon costume, quella legge che vieta di consumare rapporti sessuali negli androni dei palazzi o nelle auto in mezzo alla strada.
Sembra impossibile ma con tutti i reati che ruotano intorno alla prostituzione liberarsene è un’impresa, o così vogliono farci credere. Lo sfruttamento, il consumo e talvolta lo spaccio di stupefacenti tipico della categoria o la clandestinità sono solo alcuni dei reati per i quali queste persone ed i loro clienti potrebbero essere puniti.
La soluzione proposta dai più è quella delle case chiuse, ma quali? Quelle che già sono nelle nostre città, con indirizzi, contatti e listino prezzi facilmente reperibile online? Questa la soluzione partorita dalla miopia di chi parla senza conoscere la situazione, nello specifico quella dell’Eur il quartiere che doveva essere il simbolo della Civiltà, teatro dell’Esposizione Universale Romana del 1942, che oggi ospita l’Esposizione della prostituzione.
Il viaggio, anche virtuale, fatto per le strade dell’Eur ci svela come la prostituzione sia presente nelle strade, nei locali e nei palazzi del quartiere. Come in tutti i servizi esistono diversi livelli di comfort e qualità, dal rapporto dietro al cespuglio si passa in appartamento doccia inclusa o meglio ancora in un locale con musica dal vivo, piscina riscaldata e buffet.
Il costo dell’affitto, o forse trattandosi di una “cosa” dovremmo dire il noleggio, del corpo di una donna o di una bambina, va dai trenta euro per il rapporto completo in strada andando a salire oltre i sessanta per l’appartamento e superando i cento per un rapporto all’interno di un “club”.
Tutte queste informazioni sono ovviamente alla portata di tutti, e per tutti intendiamo anche i tutori della legge e della legalità, gli stessi che magari passando per le strade dell’Eur si fermano a fare due chiacchiere con i Viados, ormai padroni di tutta la zona intorno al Fungo, a due passi dal Palalottomatica.
I proprietari del mercato del sesso spesso non mancano neanche di fantasia, oltre all’abbigliamento per attirare l’attenzione, i materassi posizionati in alcuni parchi o le lucine per farsi notare esistono infatti, anche siti dove è possibile recensire e dare una o cinque stelline all’incontro così da consigliare o sconsigliare la prostituta, il trans etc agli altri utenti, insomma un TripAdvisor della prostituzione.
Emanuele Ranucci