Si è svolto questa mattina il convegno Sport@Scuola, dal titolo omonimo del progetto di OPES (Organizzazione Per l’Educazione allo Sport), che vuole sensibilizzare alla pratica sportiva e disincentivare l’abbandono precoce della stessa da parte dei giovani dai 10 ai 19 anni, ai quali il progetto si rivolge, coinvolgendo 18 Province e 12 Regione.
Nell’ambito del progetto, OPES ha portato in diversi istituti italiani dei questionari, differenziati a seconda dei destinatari (scuole medie inferiori e scuole medie superiori) per monitorare il rapporto tra giovani e sport. Dai circa mille questionari al momento in possesso di OPES, emerge che il 60% dei ragazzi interrogati pratica sport quali calcio, pallavolo o nuoto. Di questi, solo l’1% pratica sport all’interno delle scuole.
Sempre i ragazzi interrogati dichiarano che vorrebbero, durante le ore scolastiche, praticare anche altre discipline, quali rugby, danza sportiva o atletica. La mancanza di alternative, è uno dei motivi per i quali il restante 40% dei ragazzi intervistati non pratica sport, oltre alla mancanza di voglia preferendo rimanere a casa.
I dati, snocciolati da Alessandro Battisti, responsabile Indagini Statistiche OPES, sono “allarmanti”, secondo il presidente nazionale di OPES Marco Perissa, che parla di un “problema sociale, molto importante, da affrontare con le istituzioni”. Proprio per le istituzioni era presente l’assessore alla Scuola e allo Sport di Roma Capitale Paolo Masini, oltre al presidente del CONI Lazio Riccardo Viola, il presidente della FITETREC-ANTE Alessandro Silvestri, il coordinatore dei professori di Educazione Fisica dell’Ufficio Regionale Scolastico del Lazio Antonino Mancuso e il fondatore dello Star Judo Club Gianni Maddaloni, anche Maestro di Judo di fama internazionale.
“Il fatto che i ragazzi non pratichino sport è preoccupante, è un problema che si riflette sui problemi fisici non solo in età adulta, ma anche in età infantile con malattie quali l’obesità infantile”, dichiara l’assessore Masini a seguito dell’esposizione dei dati. “Bisogna lavorare in modo serio anche sugli impianti, leggeri e di facile realizzazione non solo in termini economici, soprattutto in questo momento di crisi, ma anche dal punto di vista della fruibilità quotidiana da parte di tutti i cittadini. Io dico sempre che sogno una città in cui i bambini abbiano le ginocchia sbucciate. Ma oggi i bambini non le hanno, perché sono incollati alla Playstation o ai cellulari. Noi stiamo cercando di investire su questo tema, abbiamo anche realizzato con delle scarpe da ginnastica usate alcune piste di atletica, una delle quali intitolata a Pietro Mennea dato che il primo paio di scarpe ce lo ha regalato Manuela, la moglie della Freccia del Sud”, continua Masini, che spiega anche come questo sia importante perché dà un doppio segnale ai ragazzi, “quello del riuso e quello della presenza di strumenti per praticare lo sport. Le istituzioni devono dare le opportunità, noi lo stiamo facendo”.
Il presidente provinciale di OPES, Marco Volponi ha infine consegnato un assegno di 1000 euro a Gianni Maddaloni, come contributo allo Star Judo Club: “Se anche solo 1 euro serve a salvare i ragazzi di Scampia, noi siamo felici di contribuire alla loro salvezza”, dice Volponi.