La città di Marino celebra la Giornata dell’Unità nazionale

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La città di Marino celebra la Giornata dell’Unità nazionale

marinoLa Città di Marino celebra domani, come tutta l’Italia, la Giornata dell’Unità Nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera allo scopo di ricordare e promuovere nell’ambito di una didattica diffusa, i valori di cittadinanza, fondamento di una positiva convivenza civile, nonché di riaffermare e di consolidare l’identità nazionale attraverso il ricordo e la memoria civica.
La ricorrenza è stata istituita con la Legge 222 del 23 novembre 2012 in seguito ai festeggiamenti del 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia del 17 marzo 2011.
“Sentiamo la necessità di riaffermare con forza i valori dell’identità e dell’appartenenza, della conoscenza della nostra cultura e delle nostre tradizioni per poter affrontare con piena coscienza i confronti di culture, religioni, storie che la quotidianità ci mette di fronte nel frangente storico che stiamo vivendo” commenta il presidente del Consiglio comunale, Umberto Minotti che assieme al sindaco Fabio Silvagni ha firmato un manifesto celebrativo della Giornata.
“La nostra Amministrazione – ha aggiunto il primo cittadino – oltre ad affrontare le emergenze, programmare lo sviluppo e la crescita sociale e economica si è data come compito, al quale tengo particolarmente, quello di risvegliare le coscienze”.
“La Storia in questo senso è la migliore maestra per capire il futuro. I sacrifici e l’impegno di chi ci ha preceduto per lasciarci il Paese libero e unito nel quale abbiamo avuto la fortuna di nascere e vivere devono essere ancora il faro. Non è retorica la mia – ha aggiunto Silvagni – piuttosto è la necessità di ritrovare e ricominciare a vivere nella vita di tutti i giorni i valori dell’unità e della solidarietà che sono tutti rappresentati nei tre bellissimi colori della nostra bandiera – conclude il sindaco – verde speranza, bianca purezza, rossa passione, ideali sui quali noi che amministriamo oggi e le generazioni che governeranno e vivranno nei prossimi anni abbiamo il dovere di fondare l’Italia del futuro”.