“Da denunce cittadine e fonti stampa apprendiamo con preoccupazione della notizia secondo cui gli alberi del bosco di Capocotta, nella meravigliosa Riserva Naturale di Decima Malafede, sarebbero in pericolo. Si parla addirittura di una autorizzazione al taglio di numerosi querce secolari di alto fusto: una ipotesi sgradevole, incresciosa che ci auguriamo rimanga nel mondo della fantasia e della aleatorietà. Per questo motivo sollecitiamo un intervento fattivo di RomaNatura, ente Regionale per la Gestione del Sistema delle Aree Naturali Protette nel Comune di Roma, e soprattutto del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, affinchè venga tutelata questa area di grande rilevanza naturalistica e paesaggistica”. Così il consigliere regionale FI e vicepresidente della commissione Ambiente, Adriano Palozzi, e la presidente dei Giovani Medici Roma, Veronica Lepidini.
ROMA NATURA – “Accolgo con favore e molta apprensione le sollecitazioni dei cittadini e della stampa, ribadisco che la Macchia di Capocotta nella Riserva Naturale di Decima Malafede è un’area di particolare importanza naturalistica e paesaggistica e va salvaguardata al di là degli strumenti normativi e amministrativi ora a disposizione – dichiara Maurizio Gubbiotti, Commissario straordinario di RomaNatura – E’ una delle attenzioni del primo giorno e sempre lo faremo. Per queste ragioni in passato l’Ente Regionale RomaNatura ha utilizzato come strumento di salvaguardia l’affitto dell’area, in mancanza di un Piano di assetto approvato. L’affitto del bosco della Macchia di Capocotta è stato revocato dal precedente Commissario dell’Ente. Esisteva pertanto la legittimità della richiesta di taglio da parte della proprietà. Il Settore Naturalistico dell’Ente in piena autonomia ha ritenuto che esistessero le condizioni per il rilascio del nullaosta, con numerose prescrizioni. Il Piano di assetto, adottato dall’Ente ma non ancora approvato dalla Regione Lazio, prevede per questa area la tutela integrale – continua Gubbiotti – . Per questo prosegue l’impegno personale e dell’Ente per la salvaguardia e la tutela della Macchia di Capocotta. E non viene meno la ricerca di soluzioni concordate con la stessa proprietà per impedire quanto sta avvenendo. Quindi l’impegno perché cessi il taglio è totale e non esclude alcuna soluzione”.