“Al lavoro anche oggi su Tor Sapienza. Iniziato in Campidoglio un nuovo confronto con i cittadini del quartiere”. Lo scrive il sindaco Marino su Facebook. Era ora, verrebbe da dire.
Dopo mesi di degrado e abbandono istituzionale e la guerriglia urbana contro il centro di prima accoglienza di viale Morandi – che va detto, rappresenta solo la punta dell’iceberg della questione -, finalmente i cittadini del quadrante periferico capitolino sono riusciti a sedersi intorno ad un tavolo con il primo cittadino, il suo vice Nieri, per programmare i necessari step per un decoroso e necessario ‘ritorno alla normalità’.
Sotto questo punto di vista i rappresentanti dei residenti sono stati sin da subito chiari: riqualificazione complessiva del quartiere, e richiesta di sgombero e chiusura del centro di accoglienza e del campo abusivo di via Salviati. I comitati hanno inoltre ribadito l’insofferenza e la stanchezza verso una situazione di vivibilità non più tollerabile, fatta di mancata integrazione e roghi tossici. Il sindaco, da par suo, ha offerta propensione al dialogo e volontà di trovare una soluzione concreta contro il degrado di Tor Sapienza: “L’incontro con i comitati del quartiere di Tor Sapienza è stato costruttivo, abbiamo preso alcune decisioni e faremo un percorso da condurre insieme nei prossimi giorni. Questo non sarà un incontro isolato”. È arrivato il momento di passare dalle parole ai fatti.