Germania agrodolce per la Lazio. Che riabbraccia Miro Klose

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Germania agrodolce per la Lazio. Che riabbraccia Miro Klose

 

miroklosepioggiaGermania agrodolce per la Lazio. Dopo la bella vittoria contro l’Amburgo i biancocelesti si sono arresi ieri all’Hannover.

Ma, sempre rimanendo in tema teutonico, riabbracciano il campione del mondo Miro Klose, arrivato al ritiro tedesco prima delle due amichevoli. Un ritorno, quello dell’attaccante, salutato con affetto da tutti i compagni di squadra: tra i primi Marchetti, Gonzales e Ciani.

LAZIO-AMBURGO 2-0 – I biancocelesti sconfiggono nella prima amichevole in Germania l’Amburgo con un convincente 2-0 grazie ai gol di Djordjevic e del giovane Tounkara, disputando un buon match e mettendo in mostra una buona condizione fisica, che può rendere ottimista Pioli per il futuro. La Lazio si schiera con un 4-3-3, non potendo contare, però, sui nazionali e sul neo acquisto De Vrij. In avanti spazio a Djordjevic, in attesa del ritorno del bomber mondiale, Klose. L’Amburgo, invece, si presenta con un 4-2-3-1, schierando in campo l’ex Berhami, prelevato in estate dal Napoli. La Lazio parte arrembante ed al 3′ si porta in vantaggio con l’attaccante ex Nantes Djordjevic che insacca in rete con un pallonetto a tu per tu con il portiere avversario. Al 12′ è invece, Radu a far tremare la retroguardia tedesca, con un tiro a giro da fuori area che va ad infrangersi sul palo. Il primo tempo si conclude con i biancocelesti in vantaggio, che amministrano con diligenza, mentre l’Amburgo, tenta con difficoltà di raggiungere il pareggio, non risultando mai pericoloso. La seconda frazione si apre con due cambi effettuati da Pioli, che richiama in panchina Konko e Djordjevic, inserendo in campo al loro posto, Cavanda e Tounkara. La squadra tedesca prova ad impensierire la difesa biancoceleste, ma le sortite in avanti risultano essere piuttosto velleitarie. Dopo la consueta girandola di cambi, la Lazio al 38′ sigla la rete del 2-0 con Tounkara che a porta libera deve solo accompagnare il pallone in rete, finalizzando l’azione al termine di una carambola in area dell’Amburgo. Nonostante in tanti assenti, la prova dei biancocelesti è molto confortante per il futuro prossimo. La mano di Pioli è già evidente ed i giocatori sembrano già avere assimilato i suoi dettami tattici.

LAZIO-HANNOVER- Per la Lazio battuta d’arresto appena due giorni dopo contro l’Hannover che si impone nettamente 3 reti a una. I padroni di casa dominano sostanzialmente la partita e vanno in vantaggio prima con Marcelo, al 21esimo del primo tempo, poi raddoppiano con Stindl al 38 esimo. Il rigore di Ledesca, al 20esimo della ripresa, riapre le speranze biancocelesti, rimesse nel cassetto ancora da Stindl, che chiude il match a 17 minuti dalla fine delle ostilità. Questo il tabellino:

HANNOVER (4-2-3-1): Zieler; Cherundolo (3’st Sakai), Schulz, Marcelo, Pander (24’st Albornoz); Andreasen, Schmiedebach (14’st Gulselam); Bittencourt, Stindl, Prib (24’st Kiyotake); Joselu. All.: Tayfun Korkut. A disp.: Almer, Schlaudraff, Felipe, Nikci, Karaman, Sobiech.

LAZIO (4-3-3): Marchetti; Basta (37’Cavanda), De Vrij (14’st Novaretti), Ciani, Braafheid (30’st Radu); Pereirinha (1’st Keita), Gonzalez (14’st Cataldi), Parolo (14’st Ledesma); Candreva (14’st Felipe Anderson), Djordjevic (14’st Tounkara), Lulic (14’st Mauri). All.: Stefano Pioli. A disp.: Strakosha, Berisha, Cana, Konko, Biglia, Minala, Ederson, Klose. ARBITRO: Peter Gagelmann. Assistenti: Sven Jablonski, Thomas Gorniak. IV: Daniel Riehl.

Francesco Moresi e Marco Montini