Svista della maggioranza in Assemblea capitolina che ieri è incappata in un curioso incidente di percorso durante l’approvazione del bilancio 2014. E mentre le opposizioni andavano all’attacco, il sindaco Marino ha poi convocato una giunta straordinaria per correggere l’errore d’aula. Pomo della discordia il provvedimento sulla Iuc, propedeutico alla manovra finanziaria all’attenzione dell’aula Giulio Cesare. “Per mero errore tecnico gran parte dei consiglieri del mio gruppo ha votato contro – ha spiegato il capogruppo del Pd in Campidoglio Francesco D’Ausilio – Purtroppo a causa di una mancata coordinazione abbiamo votato in difformità rispetto a quanto avremmo fatto. Vorrei far mettere a verbale che tutto il gruppo Pd sarebbe stato favorevole al provvedimento bocciato”. Diversi consiglieri di maggioranza hanno immediatamente rettificato singolarmente il proprio voto. “La maggioranza è in aula solo per pigiare il bottone ed è riuscita anche a non fare bene quello – ironizza il grillino Marcello De Vito – Forse nel loro subconscio vogliono andare a casa”. “Una situazione tragicomica” per il Ncd, mentre Fratelli d’Italia parla di una “maggioranza allo sbando che non riesce a votare neanche le delibere che porta in Aula”. Così Forza Italia con il capogruppo capitolino Giovanni Quarzo: “”Il dilettantismo di Marino ha contagiato la sua maggioranza. Adesso, il centrosinistra non si azzardi a fare forzature regolamentari per recuperare ad una figuraccia. Innanzitutto, prima della prossima seduta pretenderemo la riunione dei capigruppo alla presenza del Sindaco, del segretario generale per evitare ulteriori pasticci e cialtronate. Senza questo chiarimento, non si potranno proseguire i lavori d’aula”. Gli echi del voto capitolino sono giunti anche alla Pisana dove a commentare l’accaduto ci ha pensato il consigliere regionale FI Palozzi: “È davvero scandaloso quanto accaduto ieri in assemblee capitolina dove la sgangherata maggioranza di centrosinistra ha bocciato se stessa in merito al provvedimento sulla Iuc. Salvo poi ricorreggersi e rettificare il voto. Si tratta di una gaffe clamorosa, un episodio sconcertante, sulla cui regolarità gli uffici capitolini mi augurano facciano chiarezza. In tutti i modi è il segnale tangibile di una maggioranza alla frutta, che farebbe meglio ad andare a casa”.