Clamorosa sconfitta dell’Italia contro la Costarica, che complica maledettamente la qualificazione degli azzurri agli ottavi, rimandando di fatto i verdetti nell’ultima giornata in cui i “nostri” affronteranno l’Uruguay di Suarez e Cavani.
Dopo la bella vittoria contro l’Inghilterra, si era diffuso un chiaro ottimismo in casa azzurri, a tal punto da far temere un calo di concentrazione contro i costaricensi, rivelazione del girone e già mattatori dell’Uruguay, grazie alle giocate del loro uomo simbolo Joel Campbell. Prandelli nelle dichiarazioni pre-gara, infatti, aveva più volte ribadito ai suoi l’importanza del match, tentando di smorzare quell’entusiasmo conseguenza della buona prova contro gli inglesi, che avrebbe potuto generare nei giocatori italiani un’inevitabile calo di tensione. Se è vero che nel calcio la proprietà transitiva non trova conferme, il match tra Italia e Costarica, ha rappresentato l’eccezione che conferma la regola. A tutti noi italiani nella giornata di giovedì, dopo aver assistito alla bella vittoria dell’Uruguay sull’Inghilterra, erano sorti infatti, dei dubbi circa l’epicità (così l’ha definita il cittì Prandelli ndr.) della vittoria italiana sui leoni inglesi nella prima partita del girone mondiale. A quel punto l’incognita che l’Inghilterra non fosse la grande corazzata del girone ha lasciato sempre più spazio alla certezza che il cammino dell’Italia non sarebbe stato poi così semplice e comodo come, invece, molti media continuavano a sostenere.
Prandelli per arginare gli attacchi dei costaricensi, infatti, ha optato ancora una volta per un 4-5-1 ridisegnando però la difesa, spostando Darmian a sinistra, con Chiellini dirottato al centro al fianco di Barzagli ed Abate sulla corsia di destra. A centrocampo, bocciato Verratti, il cittì ha schierato dal primo minuto il naturalizzato italiano Thiago Motta, mentre in avanti a sostegno di Balotelli il duo composto da Candreva e Marchisio. Il match si è giocato su buoni ritmi nonostante il caldo, con l’Italia a mantenere il possesso palla ed il Costarica a giocare in profondità sfruttando la velocità delle sue punte. In realtà la prima vera occasione è capitata sui piedi di Balotelli che ha fallito clamorosamente a tu per tu con il portiere avversario. Da quel momento in poi l’Italia è sparita dal campo, sovrastata dallo strapotere fisico dei sudamericani che sul finire del primo tempo sono passati in vantaggio con un bel colpo di testa del loro numero dieci, lasciato completamente solo nel bel mezzo dell’area azzurra. Nel secondo tempo, l’Italia non ha saputo reagire e le sostituzioni di mister Prandelli, non hanno cambiato le sorti della partita che è scivolata lentamente fino al novantesimo, lasciando l’amaro in bocca agli italiani.
La debacle azzurra, può essere letta su più chiavi anche se la più significativa è la mancanza di qualità in una nazionale che negli anni passati ha sempre schierato giocatori del calibro di Totti, Del Piero, Baggio, Mazzola, Rivera etc etc. Non c’è stato purtroppo ricambio generazionale e nonostante le buone prove dell’ultimo biennio dell’U21 (finalista lo scorso anno contro la Spagna agli europei di categoria), Prandelli ha deciso di puntare su giocatori più maturi e pronti o addirittura su naturalizzati (vedi Thiago Motta, Paletta e Romulo), lasciando da parte atleti che pur disputando un buon campionato non sono neanche stati presi in considerazione. A questo si aggiunge un modulo di certo non congeniale alle qualità dei giocatori italiani, affidando le sorti dell’attacco a Balotelli, discontinuo e per molti sopravvalutato, relegando in panchina il capocannoniere del campionato: Immobile. Inoltre la scelta di convocare Cassano, apparso in condizioni fisiche pessime, ha lasciato più di qualche dubbio sulla gestione di Prandelli che pur avendo rinnovato il proprio contratto, in caso di eliminazione al girone, dovrà assumersi le proprie responsabilità e ridiscutere il suo futuro con la FIGC.
TOP FLOP
ITALIA
TOP Pirlo: partita sufficiente. Sicuramente il più intraprendente a centrocampo e il più lucido. Nel secondo tempo tenta il golazo su punizione trovando però un attenta reazione del portiere avversario.
FLOP Balotelli: Un’equivoco tattico. La sua posizione in campo è un’incognita. Partita decisamente insufficiente con l’aggravante di aver sbagliato un gol che forse avrebbe cambiato le sorti del match.
COSTARICA
TOP L’intera squadra disputa una gara esemplare. I sudamericani sono la vera rivelazione del mondiale. Pensare che all’inizio della competizione nessuno avrebbe mai scommesso sugli uomini di Pinto che invece con sole due partite hanno già strappato il pass per gli ottavi.
Francesco Moresi