Mobilità nel Lazio, quattro proposte per la pianificazione a livello regionale

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Mobilità nel Lazio, quattro proposte per la pianificazione a livello regionale

cotralpatrimonio“Nel contesto regionale in materia di mobilità appare chiara la necessità di approvare con coraggio la pianificazione dei trasporti (compresi quelli ferroviari) e correggere le priorità degli investimenti partendo dal trasporto locale”. Così dichiara il senatore Francesco Aracri, a margine del convegno “Disegniamo insieme la nuova mobilità” promosso da Cisl. “La Regione deve dire un ‘no’ forte e chiaro alla c.d. gronda-merci, che fa transitare le merci pericolose nel cuore della Capitale. La Regione, invece, deve ripartire raddoppiando le linee per i pendolari e potenziando gli investimenti infrastrutturali per i servizi pendolari. Il processo di integrazione tra Roma Capitale e la Regione è stato fatto per la moda e per il turismo: ora è indispensabile realizzarlo anche per il settore della mobilità, poiché non esiste un solo problema, inerente questo settore, che può risolversi a livello regionale, né che trovi soluzione a livello capitolino. Tutte queste problematiche si risolvono a livello di area metropolitana e regionale, pianificando in modo integrato – continua il senatore – e risolvendo i problemi degli oltre 600mila ingressi quotidiani nella città di Roma”. Il senatore Aracri ha poi lanciato quattro proposte, sulle quali ha incentrato il proprio intervento, sottolineando quanto sia importante per il settore della mobilità a gestione pubblica, la strategia e la pianificazione dei servizi di trasporto: “L’Agenzia Pubblica della Mobilità deve prevedere la fusione di Aremol e di Roma Servizi per la mobilità; il gestore unico della mobilità regionale deve fondersi con Cotral, Atac e con le holding regionali delle aziende della gomma, del ferro, della manutenzione e dei servizi; è necessario – ha aggiunto – ridefinire le priorità negli investimenti delle infrastrutture di trasporto e della tecnologia e, in ultimo, incentivare le forme di partecipazione dei lavoratori e dei sindacati alla gestione delle aziende di servizio” ha concluso Aracri.