“Lo scudetto è senza storia finché alla Juve ci sarà Conte, anche se la Roma che ha sorpreso tutti, sta facendo un grandissimo campionato e può aprire un ciclo con i suoi giovani. Garcia che ha capito bene il nostro calcio.”: l’ha detto Fabrizio Ravanelli, ex bomber juventino e nella prima parte della stagione tecnico dell’Ajaccio nella Ligue 1 francese, ospite questa mattina, con il giornalista Jacopo D’Orsi de La Stampa vincitore del Premio Dardanello 2014 e Bepi Pillon allenatore del Carpi, al microfono di Massimo Boccucci a “Pezzi da 90” sull’emittente umbra Radio Onda Libera.
Dobbiamo sorprenderci più della Juve che ha fatto 90 punti e viene da 17 vittorie consecutive in casa in campionato oppure della Roma che è arrivata a 82 con 8 vittorie di fila?
“Di entrambe. Conte è un grande allenatore, continua ad avere fame e sta facendo un percorso a sé. La Roma è una rivelazione: ci aspettavamo il Napoli e invece Sabatini ha fatto le scelte giuste con Garcia che all’inizio ha cambiato strada stravolgendo a livello tattico e di gestione del gruppo quanto era stato fatto in precedenza. Ha capito in fretta il nostro calcio e il fatto di avere la miglior difesa dice molto: di solito con la miglior difesa si vince o si arriva secondi. Ha solo incontrato una Juve stratosferica, ma può aprire un ciclo”.
Giovedì c’è Benfica-Juve: bianconeri favoriti contro i portoghesi, che hanno appena vinto lo scudetto, è un trappolone?
“Potrebbe essere un trappolone. Il Benfica ha una buona esperienza e grandi palleggiatori. In Europa ha già fatto vedere buone cose e può mettere in difficoltà la Juve. I bianconeri ci tengono tengono, questo è sicuro: i giocatori avranno uno stimolo in più visto che la finale si giocherà a Torino”.
Per un posto in Europa il ritmo è forsennato con Inter e Milan in risalita: come la vede?
“E’ una bella battaglia. Molto tra le milanesi si deciderà nel derby. L’Inter è più avanti e le ultime due vittorie esterne che ha ottenuto sono davvero importanti. S’è visto il carattere anche del tecnico. Il Milan sta comunque recuperando”.
Ravanelli terrebbe Seedorf per la prossima stagione?
“Io sì. E’ intelligente, ha personalità e cultura. Parla quattro-cinque lingue e dunque gestisce al meglio il dialogo con i giocatori che sono con lui. In Italia non si lascia il tempo agli allenatori di lavorare, quando invece c’è bisogno di tempo per seminare e raccogliere”.
Guardando al Mondiale, Prandelli ha l’imbarazzo della scelta per l’attacco?
“Io punto su Immobile. Sta dimostrando qualità e forza fisica. Fa gol in tutte le maniere, è davvero formidabile. La Juve dovrebbe riprenderselo: se vuole competere l’anno prossimo anche in Champions gli servono quattro-cinque attaccanti di assoluto valore in un organico ampio e completo. Credo che Immobile potrebbe tornare davvero utile a Conte”.