Ieri la Regione Lazio festeggiava per la promozione giunta dal tavolo interministeriale sul piano di rientro sanitario. Oggi Zingaretti e cabina di regia devono iniziare a fare i conti con la protesta dei territori, che non vogliono arrendersi all’evidenza di vedere chiusi i presidi sanitari di riferimento. In tal senso le prime proteste piovono dalla provincia di Roma, dove cittadini e istituzioni dicono “No ai tagli all’ospedale di Subiaco e i sindaci del Valle dell’Aniene lanciano un appello al governo Renzi. Gli amministratori comunali del sublacense infatti hanno firmato un nuovo documento ribadendo la necessità di mantenere e tutelare il presidio sanitario, unica struttura di riferimento nel comprensorio, che rischia di subire forti tagli ai posti-letto. E’ stato chiesto inoltre un incontro urgente al presidente Zingaretti, che qualche mese fa inaugurando la nuova seggiovia a Monte Livata aveva annunciato la salvaguardia dell’ospedale senza il taglio di posti-letto. Il documento e’ stato sottoscritto dal primo cittadino di Subiaco e dai sindaci o loro delegati dei Comuni di Olevano Romano, Camerata Nuova, Rocca Santo Stefano, Roiate, Marano Equo, Agosta, Roccagiovine, Riofreddo, Jenne, Arcinazzo Romano, Cervara di Roma e Cineto Romano. “Bisogna ora più che mai – ha detto sul tema il sindaco di Subiaco Pelliccia – essere uniti tra istituzioni, cittadini e comitati, allo scopo di affermare ad ogni livello istituzionale le nostre legittime rivendicazioni”.