La Roma vince in zona Cesarini. Bel pareggio tra Immobile e Destro

HomeSPORT 2

La Roma vince in zona Cesarini. Bel pareggio tra Immobile e Destro

torinoimmobiledi Francesco Moresi

Nell’anticipo della trentesima giornata di serie A, la Roma ha battuto nel suo stadio un Torino mai domo che si è dovuto arrendere solamente al gol di Florenzi nei minuti di recupero, scatenando la gioia irrefrenabile dei suoi tifosi e del mister giallorosso Rudi Garcia. Quest’ultimo in conferenza stampa alla vigilia del match, aveva più volte affermato l’importanza della gara, sia per distanziare il Napoli, diretta inseguitrice per il secondo posto in classifica, ma soprattutto per vendicare il pareggio dell’andata che lasciò molte polemiche per l’arbitraggio insufficiente, negando alla Roma un rigore limpido e concedendo invece ai granata un gol viziato da un fallo commesso su Benatia.

Garcia pur non disponendo di alcuni uomini chiave, tra cui il difensore marocchino e il centrocampista Strootman, ha potuto contare sul rientrante De rossi che ieri ha disputato la partita numero 330 in serie A, tutte con la maglia giallorossa. Al centro della difesa, al posto del granitico Benatia è stato schierato il neo acquisto brasiliano Toloi, andando a comporre una coppia tutta carioca con il connazionale Castan. In avanti Garcia non ha rinunciato a Destro, in gol nelle ultime due partite e nonostante gli impegni ravvicinati ha concesso una nuova maglia da titolare a Gervinho e Totti, quest’ultimo proprio con il match di ieri ha centrato un altro traguardo importante, ovvero le 700 partite con la maglia della Roma.

L’allenatore del Torino Giampiero Ventura, accolto con molti fischi dall’intero stadio, ha invece schierato la sua formazione tipo, riproponendo in avanti il duo Cerci-Immobile con alle spalle il trio composto da Kurtic, Vives ed El Kaddouri.

La partita sin dall’inizio è stata giocata ad alti ritmi, anche se l’occasione più ghiotta è capitata sui piedi di capitan Totti intorno al quarto d’ora di gioco. La Roma nella prima frazione ha atteso le giocate del Torino, che dal canto suo, su precisa indicazione del suo allenatore ha rallentato la propria manovra, costringendo gli attaccanti giallorossi a pressare sulla trequarti granata. Alla mezz’ora il portiere del Toro si è superato compiendo due prodigiose parate, una su Destro, in spaccata a pochi metri dalla porta, e un’altra su Pjanic che di contro balzo ha calciato all’angolino, trovando però la respinta di un super Padelli. La partita però è stata sbloccata al 41’dallo stesso Destro, che è riuscito a battere il portiere granata con un pallonetto, dopo aver ricevuto l’assist da un’inesauribile Gervinho, raggiungendo quota 9 gol in questo campionato.

Nella seconda frazione gioco la Roma ha iniziato ad accusare un calo fisico soprattutto a centrocampo, lasciando troppo spesso la manovra ai granata e al 5’ è stata raggiunta da una prodezza balistica del bomber Immobile che ha calciato al volo il pallone spedendolo alle spalle di De Sanctis e ristabilendo una meritata parità. Garcia è corso subito ai ripari ed ha richiamato poco dopo Totti e Romagnoli, inserendo in campo Liajic e Bastos, ridisegnando una Roma a trazione anteriore. In realtà è stato il Torino a sfiorare il gol in più di un’occasione, prima con Cerci e poi fallendo incredibilmente il colpo del ko con Glik, mentre nel mezzo, per la Roma, Gervinho ha fallito una clamorosa palla gol dimostrando per l’ennesima volta di essere di non essere un infallibile cecchino.

La beffa per il Torino è arrivata puntuale al 91’ con Florenzi, che ha scagliato con un diagonale un potente tiro, sul quale Padelli non ha potuto fare nulla, scrivendo di fatto la parola fine su una partita emozionante.

Il match tra Roma e Torino, oltre ai tre punti racchiudeva in se una partita nella partita, poiché tutti attendevano di sapere come si sarebbe concluso il faccia a faccia tra i due bomber, Immobile e Destro, alla ricerca di una convocazione in nazionale per disputare il prossimo mondiale in Brasile.

Destro certamente non si è fatto pregare e già nella prima frazione ha timbrato il tabellino per la terza volta consecutiva raggiungendo quota 9 gol in serie A in sole 14 partite, mantenendo una media gol/minuti giocati invidiabile (una rete ogni 90’), mentre Immobile ha dovuto attendere il secondo tempo, regalando però al pubblico una gemma incantevole, realizzando la rete numero 17 in serie A e raggiungendo momentaneamente il primo posto solitario nella classifica marcatori. Per Prandelli si avvicina il momento delle scelte e sicuramente ad oggi lasciare a casa due bomber di razza di questo calibro ci risulta difficile immaginarlo, alla luce delle prestazioni poco confortanti degli altri attaccanti potenzialmente convocabili che militano nel nostro campionato.

 TOP E FLOP

ROMA

TOP Maicon: il brasiliano non doveva neanche scendere in campo dopo la brutta botta al ginocchio rimediato nella trasferta di Chievo. Garcia invece lo schiera dal primo minuto e lui lo ripaga con una prestazione sontuosa. Si impadronisce sin da subito della fascia destra facendo venire il capogiro a Darmian che nulla può sulle sue continue e insistenti sortite in avanti. Ha il merito di recuperare il pallone dai piedi di Immobile dando il via all’azione che porterà al gol di Florenzi.

FLOP Bastos: Il brasiliano entra in campo ma non si vede mai. Garcia lo ha fortemente voluto, ma questa volta non è riuscito a compiere il miracolo come accaduto in estate con Gervinho. L’ex Lione sembra un pesce fuor d’acqua, avulso dal gioco e dalla manovra giallorossa. A Giugno probabilmente non sarà riscattato, poiché la Roma virerà su altri obiettivi più intriganti.

 TORINO

TOP Immobile: Segna un gol sensazionale, calciando con il sinistro che non è il suo piede. Fa reparto da solo e nel secondo tempo sgomita e si crea da solo più di un’occasione, impensierendo la retroguardia giallorossa. Con Destro formerebbe una coppia formidabile e ben assortita, sia in Nazionale che in un club di serie A.

FLOP Darmian: Il ragazzo sarà andato a dormire con il mal di testa al termine della partita. Non riesce a prendere le misure su Maicon che lo supera in tutte le maniere possibili e immaginabili.