Settore edile in crisi a Roma. Arriva il campanella di allarme delle categorie imprenditoriali e degli ordini professionali. Particolarmente deciso l’intervento del presidente di Acer Bianchi: “La conferenza stampa promossa dalle associazioni imprenditoriali del settore edile, sindacati e ordini professionali non è contro il sindaco e la sua amministrazione. A noi non interessano i rimpasti e i commissariamenti, non vogliamo esprimere giudizi politici, vogliamo solo denunciare la mancanza di risultati concreti”. Questo lo stato dell’edilizia nella metropoli capitolina: “La città è molto debole, ma la crisi in cui versa Roma non è certo imputabile a questa giunta. Quello che però rimproveriamo al sindaco è il fatto che in questi primi nove mesi della nuova amministrazione di Roma non c’è stato nemmeno un atto concreto per risollevare la situazione. Non è pensabile – ha continuato Bianchi – che il 95% del bilancio vada alla spesa corrente e solo il 5% sia destinato agli investimenti. Occorre decidere quali sono i settori strategici su cui puntare e quello che non è di competenza stretta del comune va assolutamente razionalizzato o dismesso. Non è possibile che il comune gestisca dalle farmacie alla cultura. Così come non è pensabile che ci siano ancora cinquanta progetti per Roma Capitale che appartengono alle precedenti amministrazioni e che non siano ancora stati sbloccati divenendo finalmente cantierabili. Lenta e farraginosa è la burocrazia comunale: è inammissibile che le delibere facciano su e giù tra i diversi uffici competenti. Il rimpallo nell’adozione dei provvedimenti crea uno stallo totale dei lavori e degli investimenti. La città lancia un grido d’allarme – ha concluso Bianchi – a fronte dell’estremo degrado in cui è rischia di precipitare. Chiediamo di cambiare passo e di aprire un tavolo permanente tra le istituzioni e le forze imprenditoriali, i sindacati e gli ordini professionali del nostro settore per lavorare tutti insieme per il bene della città”.
ADRIANO PALOZZI – “Il monito arrivato quest’oggi dalle categorie del settore edile e imprenditoriale, in particolare da Acer, non può e non deve essere sottovalutato. È necessario risollevare un comparto, quello dell’edilizia, fortemente messo in ginocchio dalla complicata congiuntura economica di questi anni. Le istituzioni, in primis il Comune di Roma, non rimangano sorde e indifferenti di fronte al campanello d’allarme suonato dal presidente Bianchi. Troppi i progetti fermi e non ancora cantierabili, troppa la burocrazia comunale che cristallizza le procedure, e troppo pochi gli investimenti economici per un settore che ha disperato bisogno di ossigeno. Il Campidoglio ne prenda atto e non cincischi nell’affrontare le priorità”.