L’ANALISI – La Roma zittisce le malelingue, Lazio umiliata

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L’ANALISI – La Roma zittisce le malelingue, Lazio umiliata

mattiadestroI risultati della 24esima giornata del campionato di serie A mantengono pressochè invariata la classifica soprattutto nelle posizioni di vertice con le vittorie delle prime tre della classe, che approfittano del passo falso della Fiorentina caduta in casa contro l’Inter, per allungare e archiviare il discorso Champions League. Torna alla vittoria il Milan, con un acuto di Balotelli nel finale di match, ma soprattutto c’è da riscontrare l’exploit a Bergamo del Parma, una delle squadre più in salute del momento, che umilia l’Atalanta di Colantuono con un secco e indiscutibile quattro a zero. Nelle zone basse, boccata d’ossigeno per il Livorno che vince di misura a Cagliari, trascinata dal suo attaccante Paulinho e per il Catania che umilia in casa la Lazio.

Nel lunch-match arriva la prima sconfitta per i biancocelesti di mister Reja che cadono al “Massimino”, trafitti dai gol dei tre argentini rosso-azzurri Izco, Peruzzi e Spolli. Per i capitolini la rete della bandiera è stata messa a segno da Mauri, tornato al gol dopo la squalifica che lo ha tenuto lontano dai campi 9 mesi. Lo stadio siciliano continua ad essere uno taboo per la Lazio, che solo una volta in quaranta anni (2011, Catania – Lazio 1-4 ndr) è riuscita a tornare a casa con i tre punti. La partita, che è stata giocata su buoni ritmi con un Catania più intraprendente in fase offensiva, potrebbe rappresentare un crocevia decisivo per il futuro delle due squadre. La cura Maran, sta portando i suoi frutti e i tre punti conquistati contro i biancocelesti, avvicinano il Catania al quart’ultimo posto, occupato dal Livorno ad un solo punto di distanza. Dall’altra parte, la squadra di mister Reja, si allontana dalla zona Europa League, distante sette punti, in virtù del successo dell’Inter che nel posticipo di sabato ha avuto la meglio su una Fiorentina che ha dimostrato poca incisività sotto porta, dovendo ancora rinunciare al suo bomber principe Pepito Rossi e a Gomez, convocato ma a mezzo servizio. Il gol vittoria è stato messo a segno (in furigioco ndr) dal redivivo Icardi, che ha regalato i tre punti ai nerazzurri sempre più lanciati verso il quarto posto. Per la Fiorentina si tratta di un’occasione persa, sia perché un’eventuale vittoria avrebbe di fatto legittimato il quarto posto, sia perché il terzo posto che garantisce l’accesso ai preliminari di Champions League a questo punto è lontano sei lunghezze con uno scontro diretto da disputarsi a Marzo in un “San Paolo” che si preannuncia più “infuocato” che mai. La squadra di Benitez, galvanizzata dalla convincente vittoria in Coppa Italia contro la Roma, ha ottenuto tre punti importanti sul campo di un Sassuolo sempre più invischiato nella lotta per non retrocedere. Con un gol per tempo, Dzemaili nel primo e il “figliol prodigo” Insigne nella ripresa, i partenopei blindano momentaneamente il terzo posto e mantengono invariato il distacco dalla Roma vittoriosa nel posticipo domenicale delle 20:45 contro la Sampdoria di Mihajlovic. I giallorossi disputano una gara eccellente, rifilando tre gol ai blucerchiati e rispondendo sul campo a tutti coloro che in settimana avevano duramente criticato la squadra dopo il ko rimediato in Coppa Italia. Le reti sono stati messi a segno da un più che mai ispirato Mattia Destro che ha realizzato una doppietta personale salendo a quota sei reti in campionato e da Pjanic, autentico trascinatore, che non ha fatto rimpiangere l’assenza di capitan Totti. Con questa vittoria i capitolini mantengono invariato il distacco dal Napoli, 4 punti, con una partita da recuperare, quella con il Parma, che verrà disputata ad Aprile. Buone notizie sembrano invece provenire dalla Lega che potrebbe accogliere il ricorso romanista e riaprire le curve agli abbonati giallorossi in vista del match tra Roma ed Inter del Primo marzo.

Continua, invece la marcia trionfante della Juventus verso la conquista del suo terzo scudetto consecutivo. Gli uomini di Conte, si sbarazzano senza troppa difficoltà di un Chievo Verona sceso in campo troppo intimorito e rinunciatario, che di fatto non ha mai impensierito la retroguardia bianconera. A fine partita, Conte ai microfoni di Sky sport, ha rilasciato dichiarazioni al vetriolo nei confronti del suo collega Fabio Capello. L’attuale mister della Russia in settimana aveva contestato aspramente l’atteggiamento avuto da Conte, nei confronti dei suoi giocatori, all’indomani del pareggio rimediato a Verona contro l’Hellas. Il mister juventino non ha gradito assolutamente quanto detto dal suo collega e al termine del match contro il Chievo Verona lo ha attaccato  ricordandogli il suo passato da allenatore bianconero, coinciso con lo scandalo di calciopoli e la revoca di due scudetti. Conoscendo il carattere di “Don Fabio” siamo sicuri che la querelle tra i due non terminerà qui.

Francesco Moresi