Ieri nella basilica di San Barnaba di Marino cittadini, istituzioni e giornalisti hanno rivolto l’ultimo commovente saluto al grande Ugo Armati. «Interpretando i sentimenti della nostra città, a nome personale e dell’Amministrazione comunale, esprimo profondo cordoglio per la scomparsa di Ugo Armati, nostro concittadino e storico consigliere nazionale dell’Ordine dei Giornalisti prima di essere nominato, l’8 luglio scorso, membro del Consiglio nazionale di disciplina». E’ il messaggio, commosso, che il Vice Sindaco Fabrizio De Santis, ha voluto far giungere alla famiglia del giornalista scomparso a Marino il 28 gennaio scorso all’età di 83 anni, stringendo la moglie Santina con i figli Cecilia e Riccardo in un grande, simbolico, abbraccio. «Alla nostra città – aggiunge De Santis – mancherà l’uomo sensibile e generoso legato da un amore non comune alla sua gente e alle sue radici. Ma anche il professionista appassionato e preparato, capace di declinare l’amore per il suo lavoro in attenzione per il dettaglio, approfondimento, ricerca. Senza mai dimenticare i valori, veri, della vita e dell’essere, nella sua semplice, fragile e profonda umanità. Il ricordo di quanto ha saputo dare e rappresentare per la nostra comunità, sarà sempre tra noi». Nella Basilica di San Barnaba «a salutare l’uomo, il marito e il padre buono e amorevole, che tanta attenzione ha dedicato alla sua famiglia così come alla terra che lo aveva visto nascere» afferma l’assessore alla Cultura Arianna Esposito, molti tra i marinesi a lui più vicini. Come tanti erano anche i suoi colleghi di lavoro. Tra loro i massimi rappresentanti della stampa quali Enzo Jacopino, presidente nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Giovanni Rossi, presidente Federazione Nazionale Stampa Italiana con il segretario generale Franco Siddi. Poi Vittorio Esposito, del Consiglio di Disciplina Nazionale e Roberto Rossi, Carlo Felice Corsetti e Mauro De Vincentiis del Consiglio nazionale dei Pubblicisti. Presente anche Brunetto Fantauzzi, marinese, direttore dei settimanali Eva 3000 e Vip. Nessuno, tra loro, voleva mancare un appuntamento così importante come l’ultimo saluto ad un amico grande e al collega sempre pronto a dare una mano, nel silenzio, quando necessario. A tributare il suo personale saluto al professionista che, con le sue iniziative e i suoi successi, tanto ha fatto parlare di sé e di Marino nel mondo, anche Gino Falleri, vice presidente dell’ Ordine dei Giornalisti Lazio, legato ad Ugo Armati da una storia di amicizia lunga 56 anni, resa ancora più salda dal comune amore, viscerale, per la professione e dai tanti viaggi effettuati insieme con l’incarico di commissari governativi per l’emigrazione.
«Chi era Ugo Armati? – ha detto Falleri visibilmente commosso al termine della funzione religiosa – si può sintetizzare tutto in cinque aggettivi: un uomo buono, un collega onesto e un amico fedele, fraterno e generoso. La prima volta l’ho incontrato nel 1958. Da allora forti sono stati il sodalizio professionale e l’amicizia, conclusi, in una fredda mattina di gennaio, quando il sole non era ancora sorto. Costruttore di ponti e non di barriere – ha detto ancora Falleri facendo riferimento a quanto scritto su di lui dalla dirigenza e dai colleghi della FNSI – ha sempre cercato di dirimere le controversie e riappacificare gli animi. E’ stato il consigliere principe della politica che il Gruppo Pubblicisti Unitari di Stampa Romana ha impostato e portato avanti per gli interessi dei colleghi. Uno scambio di opinioni e confronto improntato sempre su una grande realtà». «Tanto alto il suo amore per la nostra città quanto la sua attenzione al nostro territorio che, in moltissime occasioni, ha voluto fosse al centro di iniziative promozionali e culturali di grande spessore, rese speciali dalla sua preziosa collaborazione – continua l’assessore alla Cultura Arianna Esposito -. Tra queste la presentazione del libro “La grande guerra” di Lorenzo Del Boca, avvenuta nel 2007 quando Del Boca era presidente nazionale dell’Ordine dei Giornalisti. Ma anche – continua – gli innumerevoli scambi culturali con rappresentanti delle comunità del mondo, alle quali era orgoglioso di far conoscere la sua Marino. Senza dimenticare gli incontri con le delegazioni di giornalisti cinesi che, unitamente ad alcune autorità dell’Ambasciata cinese a Roma, sono state invitate nella residenza comunale nel 2009. Attento osservatore delle vicende marinesi – sottolinea ancora l’assessore Esposito – non ha mai mancato di seguire da vicino le attività di Palazzo Colonna, facendo sempre arrivare, puntualmente, un suo personale messaggio di incoraggiamento e apprezzamento in corrispondenza degli eventi e delle manifestazioni più importanti per la città e la sua immagine nel mondo, come la Sagra dell’Uva. La sua presenza, affettuosa e amichevole, mancherà molto a tutti noi. Ma, come è già accaduto con le figure dei grandi marinesi che hanno saputo far arrivare a livelli altissimi la loro voce, divenendo ambasciatori della nostra cultura e tradizione, il suo fraterno ricordo, la sua umanità e la sua professionalità, saranno sempre tra noi. Così come, imperituro, sarà l’affetto della sua città».
Iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio dal 16 luglio 1974, Ugo Armati collaborando con la rivista “Il Carabiniere” nonchè con periodici tecnico-scientifici per i quali si è occupato di prevenzione infortuni e tecnopatie da lavoro. Per anni consigliere nazionale dell’OdG, è stato componente dell’Esecutivo e presidente della Commissione Amministrativa. Consigliere dell’Associazione dei giornalisti europei e componente dell’esecutivo internazionale oltre che consigliere nazionale e tesoriere del Gruppo romano del Gruppo Uffici Stampa della FNSI, ha vissuto forte il suo impegno anche a livello sindacale. Il responsabile dell’Ufficio Stampa del Comune di Marino Anna Maria Gavotti, a nome di tutti i colleghi, si unisce al cordoglio espresso dall’Amministrazione comunale ricordando con affetto il carissimo Ugo, mentore di straordinaria umanità, serbando nella memoria i preziosi consigli professionali e gli incoraggiamenti da lui ricevuti nel corso degli anni. Anche il consigliere regionale Adriano Palozzi con una nota ha espresso il proprio dolore per la scomparsa di Armati: “Ieri la comunità di Marino ha rivolto l’ultimo saluto a Ugo Armati, appassionato giornalista e uomo dall’immensa caratura umana e professionale. Alla famiglia esprimo il mio più profondo cordoglio e la mia personale vicinanza. La sua scomparsa sarà una grave e incolmabile mancanza per tutti noi”.
LE PAROLE DELL’ORDINE DEI GIORNALISTI – “Ugo è morto. Non servirebbe dire chi, perché Ugo Armati era per tutti noi Ugo. Un collega che amava la pace, che spendeva ogni sua capacità per chiedere a tutti, anche a tutti noi nell’Ordine, di andare d’accordo. Aveva un senso dell’amicizia davvero raro e viveva con una sofferenza indicibile anche la più semplice incomprensione con le persone per le quali aveva affetto. Una vita, la sua, spesa all’interno della Pubblica amministrazione e delle istituzioni professionali, con una attenzione molto forte per i pubblicisti. Sapeva, lui attento osservatore, che le barriere, tra i giornalisti, sono una sconfitta per tutta la categoria. Lo prendevamo un po’ in giro per l’attenzione che aveva per l’Estremo Oriente e per la Cina in particolare. Raccontava i suoi primi incontri con i colleghi cinesi: un mondo chiuso e pieno di sospetti. E invitava a riflettere, con orgoglio, su quanto quel mondo fosse cambiato, anche grazie a quei contatti con i giornalisti italiani. Era davvero così, senza enfasi, ma con sano realismo. Ad apprezzarlo di più, ennesima prova delle stranezze della vita, erano proprio i colleghi cinesi. Lo trattavano con una deferenza che gli creava imbarazzo. Già Ugo era anche questo: non amava i riflettori, desiderava solo essere utile ai colleghi tutti, offrendo ogni sua energia al servizio delle istituzioni”. Questa la nota pubblicata il 28 gennaio sul sito dell’Odg.
(foto www.odg.it)