La Vivace Grottaferrata intende fare alcune precisazioni in relazione ai fatti accaduti lo scorso 8 dicembre nel centro sportivo cittadino “dei Rogazionisti”, dopo la presa di posizione della società Hellas Grottaferrata.
Innanzitutto la Vivace Grottaferrata specifica che Marco Peverieri, il cui nome è stato tirato in ballo dal custode dell’impianto “dei Rogazionisti”, è ufficialmente un tesserato della società amica del Centro Calcio Rossonero e in quanto tale non ha potere di far chiudere gli impianti sportivi di Grottaferrata. In secondo luogo la Vivace Grottaferrata ricorda di essere l’unica società di calcio presente all’interno della Polisportiva Città di Grottaferrata, che ha avuto dal Comune la gestione degli impianti sportivi. In virtù di ciò la Vivace Grottaferrata ha la facoltà di scegliere per prima i giorni e gli orari degli spazi nei centri sportivi della città, a seconda delle esigenze delle proprie selezioni. Successivamente la Polisportiva può affittare a terze società, o a privati cittadini, gli spazi rimasti liberi. Anche nella settimana in questione, la Vivace Grottaferrata aveva comunicato alla Polisportiva le proprie esigenze organizzative salvo poi accorgersi, solo tramite un comunicato del Comitato Regionale del Lazio e non con una comunicazione diretta, che la società Hellas aveva chiesto al Comitato stesso una variazione di orario, “piazzando” la propria squadra Giovanissimi alle ore 11 al campo “Comunale”, dove invece erano previste due gare dei Pulcini 2004 della Vivace. A quel punto, dopo numerosi tentativi andati a vuoto di avere un contatto coi dirigenti dell’Hellas per trovare una soluzione, la Vivace Grottaferrata ha comunicato alla Polisportiva di essere stata costretta a spostare le sue squadre Pulcini al centro “Rogazionisti” alle ore 11. Le stesse gare dei Pulcini 2004 della Vivace sono slittate di circa un’ora e mezza, creando disagio agli stessi tesserati e ai loro genitori, a causa della presenza di due squadre Pulcini della società Hellas. La Vivace Grottaferrata, scorrendo il comunicato diffuso dall’Hellas, si domanda per quale motivo «80 bambini (in realtà circa venti) e le rispettive famiglie» fossero presenti davanti al cancello dell’impianto dei Rogazionisti visto che, eventualmente, c’erano da disputare due sole gare Pulcini dell’Hellas: per caso c’era un disegno premeditato per creare una nuova stucchevole polemica? E poi perché la società Hellas, a tutt’oggi, non ha firmato ancora un contratto con la Polisportiva per regolarizzare la gestione degli spazi liberi nei centri sportivi comunali, ma li prende in affitto come un privato cittadino?
Inoltre va sottolineato che da circa un mese attende risposte una denuncia presentata ai carabinieri da parte della Polisportiva Città di Grottaferrata secondo la quale è stato modificato a penna un documento di “disponibilità campo” che l’Hellas doveva consegnare in Federazione e che era valido, secondo gli accordi con la Polisportiva, per il solo settore Scuola calcio e non, come appreso successivamente, anche per la squadra agonistica dei Giovanissimi.
A oggi sembra chiaro che, una società nata a metà giugno e capitanata da un un signore che due giorni prima di fondarla propose il suo impiego come direttore generale alla Vivace sentendosi rifiutare ogni tipo di collaborazione, non avendo grande conoscenza del lavoro che si possa fare nella scuola calcio, utilizza come unico strumento di aggregazione delle famiglie le battaglie contro un “nemico”, lo stesso dal quale si è sentito rifiutato. Una sola persona è riuscita a dividere il calcio dei bambini a Grottaferrata per una sua fanciullesca ripicca e alcune famiglie lo hanno seguito fidandosi di lui. Forse ora, qualche domanda, qualcuno inizierà a farsela.