«A questo punto pensiamo che qualcuno voglia prendere di mira la Polisportiva Borghesiana. A queste persone diciamo che non solo stanno sbagliando mezzi, ma anche indirizzo». Usa parole ferme il presidente della Polisportiva Borghesiana Nicola Di Giacobbe dopo l’ennesimo episodio criminale che ha colpito il centro sportivo “Maurizio Brasili”, sede della società. Lo scorsa notte i “soliti ignoti” hanno pensato bene di sfondare con un piccone il muro del punto ristoro portando via il televisore della sala, le coppe presenti, alcune bevande e generi alimentari oltre alla macchina del caffè. «Danni ingentissimi – continua Di Giacobbe – per un episodio che è avvenuto tra la mezzanotte, quando siamo andati via, e le sette di stamane. Un fatto che segue di appena un mese quello gravissimo della scorsa volta, quando due nostri soci vennero chiusi in uno spogliatoio da un gruppetto di balordi, poi scappato al momento della chiamata ai carabinieri. E ormai negli ultimi due- tre anni c’è stata un’incredibile escalation di episodi simili, siamo stanchi. Pensiamo che ci sia premeditazione visto che tutti sanno che al centro “Brasili” non si può venire per rubare, considerato che non c’è nulla di valore da portar via». Il presidente Di Giacobbe fa un appello. «Ci rivolgiamo alle istituzioni, ma anche alle forze dell’ordine, per cercare di far controllare più assiduamente la nostra zona. Sappiamo che anche le forze di pubblica sicurezza hanno grandi problemi di organici, ma qualcuno deve proteggerci da questi atti criminali. Presto incontreremo rappresentanti di Comune e Municipio, ma anche del comitato di quartiere e della parrocchia, per ripristinare il sistema di videosorveglianza danneggiato da balordi tempo fa. Una cosa deve essere chiara: non ci faremo intimidire». Anche il consigliere del Municipio VI Stefano Criscuolo, tra l’altro ex responsabile del settore volley della Polisportiva Borghesiana, ha voluto esprimere la sua vicinanza alla società di Di Giacobbe facendo un appello alla comunità per segnalare tutti i movimenti notturni sospetti attorno all’impianto sportivo. «Bisogna fare qualcosa perché la serialità di questi episodi è davvero inaccettabile» rimarca Criscuolo.