Si avvicina l’esordio della nuova stagione al Teatro dell’Opera, il 27 novembre con la prima di Ernani, Riccardo Muti sul podio e Hugo de Ana regista-scenografo. Rinnovando la felice consuetudine delle lezioni pubbliche sulle opere in calendario, sostenuta da un forte interesse per la didattica del teatro musicale, il maestro Muti esplora intanto al pianoforte la partitura verdiana lunedì 18 novembre, dalle 18 sul palcoscenico del Costanzi, a prevalente beneficio di studenti universitari e allievi dei conservatori.
La lezione-concerto del direttore onorario è comunque per tutti e l’ingresso è libero, fino a esaurimento dei posti. Muti, oggi il numero uno tra gli interpreti di Giuseppe Verdi, racconta genesi e segreti di Ernani, opera tratta dall’omonimo dramma di Hugo: lavoro giovanile (Ernani fu rappresentata la prima volta nel 1844) ma denso di presagi del Verdi maturo. Per informazioni e prenotazioni, scrivere a relazioni.esterne@operaroma.it“>relazioni.esterne@operaroma.it.
Nel contempo, l’avvio di stagione con Ernani ha dato modo a Mimmo Palladino – pittore, scultore, incisore, maestro della Transavanguardia – di chiudere la serie dei manifesti realizzati per le opere verdiane, messe in scena dalla fondazione lirica romana nell’anno del bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi. Dopo Attila (maggio 2012), Simon Boccanegra (novembre 2012), I due Foscari (marzo 2013) e Nabucco (luglio 2013), Palladino punta per Ernani sull’essenzialità del messaggio risorgimentale verdiano – i colori del tricolore – e sulla doppia personalità del protagonista, nobile e brigant