Gaeta è un comune di 20.750 abitanti. Secondo Virgilio il nome della cittá deriva da Cajeta la nutrice di Enea. Per Strabone il nome fa parte del riferimento all’ampia insenatura del suo golfo. Poco importa, di certo Gaeta vanta origini antichissime e una storia lunga e variegata. Qui resti romani, medievali, ma anche roccaforti borboniche e influenze moresche convivono armoniosamente, ricordando i momenti di splendore della cittá. Per millenni Gaeta fu un porto militare importantissimo, con una fortezza sottoposta ad assedi e successive occupazioni. Gaeta è un posto cosí bello e cosí strategicamente interessante che era inevitabile che fosse il luogo ambito da tutti coloro che hanno avuto un ruolo importane nella storia. Infatti non c’e’un’epoca che non vi abbia lasciato una traccia. Gaeta sembra essere un vero e proprio museo. Nell’Etá Romana, Gaeta divenne un rinomato luogo di villeggiatura di veri imperatori e, come nota Cicerone un porto di notevole importanza. Sin dall’ultimo secolo della Repubblica, lungo la rinomata Via Flacca, fortemente voluta da Lucio Valerio Flacco, sulle circostanti verdi colline a ridosso delle splendide spiagge lungo tutta la costiera verso Sperlonga, sorsero grandiose ville con giardini e piscine, ninfei, templi e mausolei di cui restano ovunque imponenti testimonianze, in ricordo dell’importanza dei personaggi che vi hanno dimorato. Gaeta in quanto cittá di mare, offre naturalmente tutte quelle opportunità che gli amanti della cunina del pesci si aspettano di trovare. Infatti non c’e’che l’imbarazzo della scelta, si possono trovare ristoranti ampi per un numero di commensali elevato e si puo trovare le osterie ripiche con menu da degustazione. Una cosa è certa, tutto è cucinato all’istante con il pescato del giorno. Ma Gaeta offre qualcosa di piú il pesce lo si, vede direttamente nelle casette che i pescatori espongono al tramonto del sole sui banchi disposti parallelamente al lungomare nel tradizionale “ Mercato del Pesce”. Gaeta offre anche un’altra sorpresa, la tiella, una tipica pizza rustica composta da pasta di pane al cui interno viene messo un condimento diversificato, il polpo, le alici e la scarola, il baccalà e le olive, rigorosamente quelle nere di Gaeta.